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Motomondiale

Joan Mir: “Suzuki deve lavorare su una nuova moto”

Published by
Luigi Ciamburro

Joan Mir parte dal 7° posto in griglia ad Aragon. Ottimista per il podio, ma chiede a Suzuki di apportare modifiche urgenti.

Joan Mir (getty images)

In Suzuki sono pronti a giocarsi il tutto per tutto ad Aragon. Joan Mir partirà dalla terza fila e, a sei gare dalla fine del campionato, non può permettersi errori. Sa che dovrà piazzarsi avanti a Fabio Quartararo per continuare a sognare nella corsa al titolo iridato. Anche se al termine delle qualifiche il pensiero ritorna ai ritardi tecnici della sua GSX-RR, una moto che soffre non poco sui rettilinei e che ancora deve ottimizzare il dispositivo holeshot.

In vista della gara odierna il maiorchino conserva una buona dose di ottimismo, certo di avere un buon passo da poter sfruttare nel corso dei 23 giri del Gran Premio. “Sono soddisfatto del settimo posto, non è quello che mi aspettavo, ma in qualifica sono partito anche in condizioni peggiori. Non ero contento delle condizioni della moto, penso che abbiamo sbagliato con la gomma anteriore, non mi sentivo a mio agio e non potevo in alcun modo fermare la moto. Sono soddisfatto del ritmo, possiamo divertirci”.

Una nuova moto per il 2022

AL termine delle qualifiche il campione in carica Joan Mir è ritornato sui ritardi tecnici della Suzuki. “Ho lo stesso telaio del 2020, sono fiducioso che Suzuki stia lavorando per il prossimo anno. Non abbiamo ricevuto nulla. L’importante è cercare buone geometrie e sfruttare al meglio la moto che abbiamo e avere un holeshot che funzioni, possiamo guadagnare due decimi al giro. Non possiamo permetterci di non averlo. Dobbiamo partire alla pari con gli altri. Sono l’unico che non lo usa, alla massima velocità sono l’ultimo. È qualcosa che non possiamo permetterci… Spero che il prossimo anno in Giappone lavorino su una nuova moto”.

A sei gare dalla fine Joan Mir proverà fino all’ultimo a difendere il titolo e a portare a casa la prima vittoria stagionale. “Non sto difendendo nulla, non sono con il trofeo in gara o con la moto per difenderlo. Faccio tutto quello che posso con quello che c’è… Le opzioni sono minime, ma esistono. Ci proverò sempre fino alla fine. Le sensazioni sono buone, darò il 100% e bisognerà vedere se basterà per essere vicini alla vittoria che è possibile”.

Joan Mir (Getty Images)
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Luigi Ciamburro
Tags: joan mir

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