Valentino Rossi ha raccontato le differenze che ha provato domenica, correndo dopo aver annunciato il suo ritiro dalla MotoGP
Sono passati sette giorni dall’annuncio del suo ritiro dalla MotoGP a fine stagione e Valentino Rossi ha portato a termine, domenica, la sua prima gara da futuro ex pilota del Motomondiale, il Gran Premio di Stiria.
Nel frattempo si è modificato qualcosa nella mente del Dottore, almeno a livello psicologico? Il fatto di aver sciolto la riserva, di aver risolto il dilemma che a lungo lo ha tormentato tra continuare a correre o smettere, è stato un sollievo, una liberazione? O, al contrario, gli ha tolto la motivazione di andare avanti, ormai che ha imboccato la prospettiva di appendere il casco al chiodo al termine di questo campionato?
Ebbene, la risposta è: nulla di tutto questo. Il Valentino Rossi che si è presentato sulla griglia di partenza del Red Bull Ring è stato lo stesso di sempre. “Ero curioso di capire cosa accadeva nella mia testa dopo l’annuncio, ma non è cambiato completamente nulla, non ho sentito differenza”, ha rivelato lui stesso in conferenza stampa.
Dunque, anche in questo fine settimana, alla rivincita sullo stesso tracciato di Zeltweg, con il Gran Premio d’Austria, il fenomeno di Tavullia tiene ancora fissi gli occhi sul risultato, che vorrebbe portasse in dote un altro approdo in zona punti, nonostante la pista tutt’altro che amica della sua Yamaha. “Questo circuito non è il massimo per noi”, conferma, “dobbiamo però provare a migliorare, studiare bene i dati. L’obiettivo è fare un po’ di punti”.
D’altra parte, intanto, si continua a pensare anche al suo futuro a lungo termine, ovvero al suo addio. Alla cerimonia che accompagnerà la sua ultima gara a Valencia. Magari, suggerisce qualcuno, con l’ultimo dei suoi caschi speciali. “Non credo, finora li ho fatti soltanto per i Gran Premi in Italia”, sorride lui. “Ma non ho un piano preciso, non mi ero mai ritirato prima…”.
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