Il boss Red Bull Horner prende le difese di Verstappen, accusato da alcuni di eccessiva aggressività e fa un confronto con i rivali.
Max Verstappen non è un santo, ma neppure un demone. E’ bastato uno scontro al via del GP di Silverstone per rinfocolare la vecchia polemica, quella che vorrebbe l’olandese scriteriato e sempre pronto alle ruotate senza motivo.
Come normale che sia alla Red Bull si sono affrettati a spegnere i fuochi rimbalzando le colpe ad Hamilton per quanto accaduto alla curva Copse. “A dice che è eccessivamente aggressivo rispondo che basta vedere i punti di penalità sulla sua licenza: zero. Questo significa che non è stato mai riconosciuto colpevole di errori in pista negli ultimi anni”, si è inalberato Christian Horner attaccando poi il #44, principale autore delle critiche.
“La realtà è che Lewis si sta scontrando con un avversario che ora ha a disposizione una monoposto competitiva. Sono d’accordo che entrambi debbano rispettarsi, ma in Inghilterra il colpevole è stato l’inglese”, ha aggiunto.
Ancora infastidito dall’inutile botto al via del round delle Midlands che di fatto ha tolto alla sua squadra punti preziosi, il dirigente britannico si è affrettato ad evidenziare come il team dovrà tirare fuori 1,8 milioni di euro per le riparazioni. Una cifra non particolarmente preoccupante se non si fosse in regime di budget cap. Allo stesso modo si è mostrato teso per le condizioni di salute del #33, condotto in ospedale dopo l’impatto da 51 G.
In ogni casa ha assicurato che dal canto suo Mad Max non tirerà fuori l’argomento a Budapest, ma cercherà di dare prova della propria forza in pista, così da recuperare parte del terreno perso nel Regno Unito.
“Vuole lasciarsi alle spalle questo episodio e usarlo come ulteriore motivazione per il resto della stagione, come d’altronde pure noi”, ha concluso.
Chiara Rainis
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