Bilancio positivo in casa Ducati dopo la prima parte di campionato. Ma per il titolo bisogna fare i conti con Fabio Quartararo.
Ducati soddisfatta della sua prima parte di stagione, ma c’è massimo rispetto per Fabio Quartararo. Dopo nove gare, i piloti di Borgo Panigale hanno conquistato 11 dei 27 podi, ma la leadership resta saldamente nelle mani del francese della Yamaha. Per la casa emiliana è sicuramente un grande step avanti considerando che nel 2020 ha raggiunto quota 11 nel corso di tutta la stagione. Inoltre conta ben tre dei suoi alfieri nella top-5 con Johann Zarco, Pecco Bagnaia e Jack Miller.
Al termine della prima parte del Mondiale Paolo Ciabatti non può che trarre un bilancio positivo, in attesa di provare a compiere un ulteriore step dal prossimo mese. Intanto si guarda agli aspetti positivi che sta sfoggiando la Desmosedici GP21. “La pista tedesca ha alcune caratteristiche speciali che non si adattano perfettamente alla nostra moto”, afferma Ciabatti. “Non ci sono lunghi rettilinei lì, è un circuito lento. Tuttavia, siamo stati in grado di tenere bene il passo nel 2019, anche se non abbiamo potuto lottare per la vittoria”.
Difficile fare previsioni in ottica campionato, dato che Fabio Quartararo resta al comando e non accenna a sbavature. “E’ troppo presto per fare previsioni sulle nostre possibilità di titolo”, afferma Paolo Ciabatti a Speedweek.com. “Ma speriamo di poter continuare a lottare per il podio ad ogni Gran Premio. Vorremmo metterci in tasca qualche vittoria in più nelle prossime gare. Nel doppio round austriaco possiamo contare su buone occasioni”.
Sarà interessante capire se la Yamaha M1 potrà essere la favorita anche su una pista tradizionalmente sfavorevole alla casa di Iwata, dal momento che i lunghi rettilinei sono terreno fertile per le Rosse. Qualche decisione della Race Direction gli ha permesso però di guadagnare punti preziosi: “Anche se non mi rendo popolare con questa affermazione, devo dire che Fabio è stato fortunato a non prendere bandiera nera al GP di Catalunya a causa della cerniera aperta, ma si è classificato 6° (10 punti, ndr). Entrambe le sanzioni penali erano una sentenza mite. Gli steward hanno ammesso il giorno dopo la gara che una bandiera nera sarebbe stata giustificata”.
Bisogna però considerare che Quartararo ha anche lottato per la vittoria a Montmeló contro Oliveira prima che sorgesse il problema con la cerniera. “Quindi era molto competitivo anche lì ed è il nostro più forte avversario per il titolo mondiale – ha concluso Paolo Ciabatti -. Guida molto bene e il suo feeling con la Yamaha è sostanzialmente ottimo su ogni pista”.
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