La Mercedes solleva dubbi sui motori Honda montati dalla Red Bull: c’è una mossa irregolare dietro alla velocità dei Bibitari?
La Mercedes non sembra farsi una ragione che la Red Bull l’abbia improvvisamente superata, dopo anni di dominio incontrastato, diventando la vettura più veloce della griglia di partenza della Formula 1.
In particolare, gli anglo-tedeschi sembrano soffrire la superiorità delle Lattine sul rettilineo, dove riescono a sviluppare una velocità di punta nettamente migliore. A tal punto da suscitare un sospetto, che è partito proprio dal box dei diretti rivali e che in questi giorni ha cominciato a circolare nel paddock.
Il netto miglioramento velocistico dei Bibitari è infatti iniziato dal Gran Premio di Francia, in seguito al quale è arrivata una tripletta di vittorie, la prima per loro nell’era ibrida. Guarda caso, proprio dopo la prima sostituzione del motore Honda in questa stagione.
Per questo Hamilton ha lanciato un’ipotesi velenosa: non è che, invece di montare semplicemente un propulsore fresco, la Red Bull ne ha introdotto uno aggiornato e sviluppato, contravvenendo alle regole che impongono il congelamento dall’inizio dell’anno?
La risposta degli avversari è stata secca e sdegnata: i miglioramenti in velocità massima non sono dovuti al motore, spiegano, ma ad una configurazione aerodinamica a basso carico.
“La prossima volta stamperò un foglio in cui si spiega la differenza dell’ala posteriore che utilizziamo e lo distribuirò ad ogni singolo giornalista”, ribatte Verstappen, evidentemente stufo di questi continui sospetti. “Da due o tre settimane mi fanno queste domande: è vero che siamo veloci sul dritto, ma guardate le nostre ali, non credo che siano sempre le stesse. Di sicuro la Honda è migliorata molto rispetto all’anno scorso, ma solo in termini di affidabilità, non di potenza. Perciò la prossima volta accenderò la stampante e vi darò qualche scatto”.
La Mercedes, però, non sembra convinta da questa spiegazione. E nemmeno dal tono così piccato della replica degli avversari. “Sono davvero sorpreso che la Red Bull continui a protestare così forte sulla storia dei motori, mi sembra un po’ strano”, maligna il team principal Toto Wolff. “Mi chiedo perché se ne parli tanto, visto che le regole sono molto chiare: i propulsori sono omologati e si può intervenire solo sull’affidabilità. Quindi non dovrebbe esserci nessun vantaggio sulla potenza…”. Ma è veramente così?
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