Non ha risparmiato le critiche all’indirizzo di Lewis Hamilton il presidente della Federazione internazionale dell’automobile, Jean Todt
Più che del presidente della Federazione internazionale dell’automobile, Jean Todt questa volta si è permesso quasi di vestire i panni del preside e basta. Con tanto di bacchettata, amorevole ma pur sempre decisa, all’indirizzo di uno dei suoi alunni. Anzi, del più illustre di tutti: Lewis Hamilton.
“Lo rispetto molto come pilota, ha un gran talento, è sempre molto concentrato, ha avuto la fortuna di avere la macchina migliore e l’ha sfruttata al meglio”, ha premesso l’ex team principal della Ferrari nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport, quando gli è stato chiesto il suo parere sul sette volte campione del mondo.
Più scettico, però, Todt appare nei confronti delle campagne sociali dell’anglo-caraibico della Mercedes: “Vanno bene le belle parole, ma a volte ci vuole anche l’azione. Servono i fatti”. Fatti che lui, per esempio, porta avanti in maniera concreta: “Da lunedì sarò in Kenya per il ritorno del rally e per la campagna di sicurezza stradale”.
Oltre a questo rimbrotto a Hamilton, Todt si è espresso in maniera piuttosto critica verso le gare sprint di qualifica, destinate a debuttare sperimentalmente quest’anno: “Non sono un grande fan di questo sistema. Ma non c’è niente di male a provare e sono curioso di vedere come sarà. Ma la cosa che conta deve restare la gara della domenica, e non credo che la qualifica sprint la danneggerà”.
Un applauso invece il francese lo rivolge all’intera organizzazione della Formula 1 per il campionato che è riuscita a mettere insieme, nonostante permanga la presenza della pandemia: “Siamo riusciti a organizzare un calendario in emergenza; vedo tante cose positive. Il Covid ci ha fatto capire la nostra fragilità, non solo come sport, ma proprio come pianeta. Ci consiglia di andare tutti nella stessa direzione. Di conseguenza vorrei più competizione e meno controversie, come quest’ultima per la pressione delle gomme. Rispetto molto Pirelli, capisco le difficoltà che incontra”.
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