Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, promette strascichi legali dello scontro per il titolo iridato con la Red Bull
La corsa al titolo mondiale di Formula 1 tra Mercedes e Red Bull, che si è accesa in pista in questi primi Gran Premi della stagione, rischia di esplodere portando con sé degli strascichi anche fuori dal circuito.
È quanto è emerso subito dopo la gara di Montecarlo, nella quale i Bibitari, grazie alla vittoria di Max Verstappen e alla contemporanea settima piazza di Lewis Hamilton, sono riusciti a scavalcare per la prima volta dell’anno la Freccia nera in entrambe le classifiche generali.
Ma la rivalità non si è fermata nel momento in cui è sventolata la bandiera a scacchi. In serata, infatti, il team principal Toto Wolff ha lanciato una minaccia molto chiara ai suoi avversari: già in occasione della prossima gara a Baku, infatti, potrebbe fare ufficialmente ricorso alla Federazione internazionale dell’automobile contro di loro.
Il motivo va ricondotto all’ormai noto caso delle ali posteriori flessibili, che sarebbero state utilizzate proprio dalle Lattine. Per contrastare le quali la Fia ha previsto un giro di vite, imponendo nuovi e più severi esami sulla flessibilità. Ma i ritardi nell’entrata in vigore di queste nuove norme rischiano di dare un vantaggio significativo alla Red Bull, specialmente sul prossimo tracciato cittadino superveloce in Azerbaigian.
“Se l’ambiguità che riguarda l’ala della Red Bull li avvantaggiasse a Baku, ci rivolgeremmo ai commissari”, ha messo in chiaro ieri il boss Mercedes. “E se questo non bastasse, faremmo ricorso alla corte d’appello internazionale. Quindi credo che la Fia dovrebbe chiarire questo problema prima di Baku. Se ciò non accadesse, si potrebbe creare una grossa confusione”.
Si tratta dell’annuncio più esplicito fatto finora da Wolff rispetto a proteste imminenti. La sua controparte Christian Horner ha contrattaccato affermando che invece è l’alettone anteriore della W12 a flettersi visibilmente alle alte velocità, ma Toto respinge queste accuse al mittente: “Abbiamo analizzato la nostra ala anteriore ed è praticamente la stessa che hanno loro”.
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