Anche quest’anno non ci saranno spettatori al Mugello. Valentino Rossi rimanderà il suo ritiro per poterlo festeggiare con il suo pubblico?
Forse, in un angolo segreto della sua mente, quel momento lo aveva sempre immaginato. Il giorno (che, ovviamente, sperava il più lontano possibile) in cui Valentino Rossi avrebbe annunciato il suo ritiro dalle corse. Magari proprio al Mugello, la “sua” pista per eccellenza, immerso in un bagno di folla dei suoi tifosi, commossi perché presto sarebbero rimasti orfani del loro beniamino.
Invece pare proprio che questo scenario dovrà rimanere confinato al mondo dei sogni. L’autodromo toscano ha reso noto oggi che il Gran Premio d’Italia che si correrà dal 28 al 30 maggio prossimi avverrà rigorosamente a porte chiuse, senza spettatori in tribuna. La scelta è arrivata, a malincuore, a seguito di un confronto con le istituzioni che tutelano la salute pubblica.
Se questo fosse veramente il suo ultimo anno in MotoGP, e se l’annuncio (come molti si aspettano) dell’abbandono arriverà proprio in quel weekend di gara, il Dottore dovrà rassegnarsi a dire addio senza i suoi appassionati intorno a sé. Ma può veramente accettarlo? Oppure questa potrebbe essere una ragione sufficiente per rinviare di altri dodici mesi l’inevitabile appuntamento con la fine della carriera?
Nella consueta conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Francia a Le Mans, Valentino Rossi ha espresso tutto il suo rammarico per l’assenza del pubblico nella prossima corsa di casa, ma ha anche chiarito che questa variabile non inciderà sulla sua decisione rispetto al futuro.
“Penso che il Mugello sia il posto dove non avere fan è il più grande problema”, ha spiegato ai microfoni dei giornalisti. “Il tracciato è uno stadio naturale, e vedi le persone mentre guidi. È un vero peccato non avere i tifosi anche quest’anno, ma la mia carriera dipende dai risultati e non dalla loro presenza”.
Il fenomeno di Tavullia, dunque, lo ribadisce: sarà il rendimento nelle prossime gare a sancire il suo avvenire. “Assieme a Petronas abbiamo pensato di aspettare la prima metà del campionato e poi, se i risultati saranno buoni, vedremo se si può continuare insieme”, ha concluso. “Questo è il programma”.
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