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Motomondiale

MotoGP, Alex Rins e quel timore dopo la gara di Jerez

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Luigi Ciamburro

Alex Rins racconta i timori del dopo gara a Jerez, quando il dolore alla spalla lo ha costretto a volare dal dott. Mir a Barcellona.

Alex Rins (getty images)

Suzuki ancora non brilla in questa stagione 2021 della classe regina, con un solo podio conquistato da Joan Mir a Portimao. Dal canto suo Alex Rins è ancora alla ricerca di un podio e della miglior condizione psicofisica, dopo il doppio incidente rimediato nel week-end andaluso. Alex, nella caduta riportata nelle FP4, ha battuto la spalla destando non poche preoccupazioni, dal momento che aveva già riportato un infortunio nel 2020.

Ha chiuso con anticipo il test del lunedì per farsi visitare dal dott. Mir a Barcellona e gli è stata riscontrata una lieve infiammazione, come ha confermato l’addetto stampa Federico Tondelli. “Dopo la caduta a Jerez, ho sentito che la spalla mi faceva un po’ male”, spiega lo stesso Rins. “È lo stesso punto in cui mi sono infortunato l’anno scorso, quindi ovviamente ero un po’ preoccupato. Sono andato al test di Jerez in mattinata, ma ho finito prima per poter tornare a casa e farmi controllare la spalla. Non sono stati trovati ulteriori danni, quindi ho subito alcuni trattamenti prima di Le Mans per alleviarli”.

In Francia per un podio non facile

A Le Mans proverà a fare un’inversione di marcia e a conquistare un buon risultato per proiettarlo nelle zone alte di classifica e inseguire quel titolo mondiale che, dopo il trionfo di Joan Mir, è divenuto un obbligo morale. “Questa è una pista che può essere imprevedibile, ma non vedo l’ora di guidare di nuovo e voglio dare alla mia squadra un buon risultato”.

Il campione in carica Joan Mir è reduce dal 5° posto di Jerez, alle spalle della Honda di Taka Nakagami. Il circuito francese non è forse la pista migliore per la Suzuki GSX-RR, ma la pioggia potrebbe sconvolgere gli equilibri in pista. “Sulla carta questa non è la nostra scommessa migliore perché la nostra bici fatica su questi percorsi stop-and-go, ma il tempo può anche capovolgere tutto. Tuttavia, ovviamente vogliamo ottenere un buon risultato e molti punti. Non vedo l’ora di tornare in sella e fare del mio meglio”.

Leggi anche -> Dovizioso conclude il secondo test: “Ora con Aprilia dovremo parlare”

Joan Mir (getty images)
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Luigi Ciamburro

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