Mai così male la Honda, ultima anche nella classifica costruttori. E in tanti sperano in un rientro a Portimao del talento di Cervera
Se c’è una moto che esce con le ossa rotte dai primi appuntamenti del Mondiale 2021 è la Honda. Se Ducati e Yamaha hanno da sorridere (anche se la casa Iwata è alle prese con il caso Petronas), così come in parte la Suzuki, tra le grandi case è la più titolata a finire sul banco degli imputati.
Dalla doppia gara del Qatar emerge solo un ottavo posto di Pol Espargaro, all’esordio nel team Repsol (poi 13° nel secondo appuntamento di Losail), come risultato degno di nota. L’eterno “collaudatore in pista” Stefan Bradl ha rimediato solo un 11° e un 14° posto. Peggio è andata al non ufficiale Takaaki Nakagami, fuori alla prima gara e infine solo 17° domenica scorsa.
Per non parlare poi di Alex Marquez, “retrocesso” quest’anno al team di Cecchinello e ritirato in entrambe le occasioni. E Honda mestamente ultima anche nella classifica costruttori, peggio anche della Ktm che, dopo i miracoli del 2020, sembra essere tornata nei ranghi.
Ovvio che con risultati del genere non torni il solito refrain: quanto serve Marc Marquez a questa Honda? E la risposta è la stessa: tanto. Lo dicono i risultati di questo inizio di stagione, ma anche quelli del 2020. Con il talento spagnolo fuori fin dal primo appuntamento per infortunio, la Honda è finita quinta nel Mondiale costruttori, davanti solo all’Aprilia.
Solo due secondi posti con il fratello Alex, che avevano fatto gridare al miracolo (prima dell’ennesima scomparsa) e un decimo posto nella generale di Nakagami. Ma mai la moto è sembrata essere quella giusta per uno di questi piloti per tornare a dominare come ha fatto Marc.
Espargaro, così come gli altri, lamenta problemi con le gomme e una instabilità generale della moto che sono esattamente i vizi visti lo scorso anno. Segno che la Honda è stata cucita addosso a Marc Marquez, un po’ come la Ducati qualche anno fa a Stoner. Nessuno riesce a guidarla come lui, a portarla al limite come il talento di Cervera. Ed è un limite davvero grosso questo.
E allora, come uscirne? Solo con un ritorno di Marquez. E intanto al box Repsol stanno pregando perché il 12 aprile arrivi l’ok definitivo per un rientro dello spagnolo. Così sarebbe un’altra stagione da buttare. E la Honda non può permetterselo.
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