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Motomondiale

Moto3, Pedro Acosta non si accontenta: “Sogno il titolo”

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Matteo Bellan

Pedro Acosta ha fatto un’impresa storica nella gara Moto3 del GP Doha 2021. Il pilota KTM Ajo ne sogna un’altra: vincere il Mondiale da rookie.

Pedro Acosta (Getty Images)

La gara di Moto3 del Gran Premio di Doha 2021 è nella storia. Infatti, il vincitore Pedro Acosta ha fatto un’impresa mai vista prima: ha trionfato partendo dalla pit-lane.

Il 16enne pilota del team Red Bull KTM Ajo rimarrà nella storia del Motomondiale. Aveva già stupito nel precedente Gran Premio del Qatar arrivando secondo al traguardo da rookie. Ma nel secondo appuntamento al Losail International Circuit ha fatto qualcosa di ancora più grande e di difficilmente ripetibile.

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Moto3, Pedro Acosta tra presente e futuro

Acosta in un’intervista concessa ad AS ha spiegato come sia riuscito ad avere un impatto così importante in Moto3 già dai primi gran premi in Qatar: «Penso che avere tre giorni di test su quel circuito abbia aiutato molto. Ma anche avere il team che ho, perché dal primo giorno mi hanno aiutato molto. L’adattamento alla squadra è stato molto buono sin dall’inizio e penso che questo sia ciò che serve per lavorare con professionisti e geni».

Il giovane pilota spagnolo ha detto di essere un grande fan di Kevin Schwantz, anche se quando l’americano era una stella del Motomondiale lui non era neppure nato: «Mio padre aveva una Suzuki – racconta – con cui andava in pista e la fece dipingere con i colori della Pepsi. È lì che è iniziato tutto, mi ha mostrato i video delle gare del suo periodo e quelli di Kevin. Era puro spettacolo. Penso non abbia vinto tanti titoli per la sua filosofia di guida, vincere o morire, come in guerra. Inizialmente l’avevo anche io, poi mi sono fatto male e ho dovuto un po’ accantonarla».

Lo stesso Schwantz ha mandato un messaggio a Pedro per complimentarsi con lui e lo stesso hanno fatto altri piloti: «Appena ho finito la gara ho visto messaggi come quello di Marquez e, quando mi sono tolto la tuta e la Moto2 è finita, ho visto tutti i messaggi di tutti i piloti di prim’ordine. È stato un grande supporto. Mi hanno scritto Quartararo, Viñales e gente così che viene dal basso e non ha avuto tutto da quando era piccola».

Acosta sogna di vincere il titolo Moto3 nell’anno di debutto nella categoria: «Sognare è gratuito e devi crederci. In Europa ci saranno circuiti che conosco e che possono essere migliori o peggiori per noi. L’importante è difendersi dove faticheremo di più. Essere campioni del mondo è possibile, perché c’è sempre la possibilità».

In Moto3 c’è un altro pilota che ha ottenuto i suoi stessi risultati nelle prime due gare di esordio nella classe. Si tratta di Romano Fenati, che fece secondo in Qatar e primo in Spagna nel 2012. Poi la sua carriera ha avuto alti e bassi, non è decollata come si sperava.

Il 16enne del team Red Bull KTM Ajo lo sa e spera di avere un futuro diverso da quello di Fenati: «Penso che la cosa più importante sarà tenere i piedi per terra e lavorare come abbiamo fatto per tutto l’inverno. Questa è stata una parte importante del motivo per cui sono qui».

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Tags: pedro acosta

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