Malgrado il successo di Hamilton in Bahrain, la Mercedes continua a giocare a fare la preoccupata e guarda con ansia ad Imola.
Al termine del GP di Sakhir qualcuno ha sostenuto che il primo posto ottenuto da Stoccarda sia stato più merito di Lewis Hamilton, che della W12, e forse è vero. Tuttavia è bene ricordare che Valtteri Bottas, autore di una gara incolore è arrivato terzo. Risultato che senza una macchina competitiva non sarebbe stato possibile.
Passi che in effetti la Red Bull ha fatto grandi progressi dimostrando di essere cresciuta in maniera importante durante i test, come nel weekend inaugurale della stagione 2021, passi pure un po’ di normale tattica per tenere lontani i riflettori e lavorare con più tranquillità, ma i proclami ansiogeni delle ultime settimane da parte del box Mercedes hanno assunto un carattere eccessivo.
E’ impossibile che nell’arco di pochi mesi un team abbia perso il vantaggio enorme che possedeva indisturbata dal 2014, come è improbabile che la RB16B sia diventata una macchina da guerra.
Un elemento chiave per il prosieguo del campionato saranno le novità. Chi è messo bene nella progettazione della monoposto del 2022 potrà magari permettersi di sviluppare l’auto più a lungo.
Di certo la scuderia di Milton Keynes porterà delle evoluzioni già a Imola per il prossimo appuntamento. E questo non lascia di certo tranquillo il garage della Stella.
“La loro vettura non pare avere grossi punti deboli”, ha analizzato il capo degli ingegneri dell’equipe tedesca Andrew Shovlin evidenziando invece le falle delle loro W12. “Se guardiamo all’Italia e al Portogallo non credo che potremmo fare un granché. Ci manca spunto nei tratti veloci e i due tracciati che incontreremo adesso sono rapidi. Da quel punto di vista saranno in vantaggio loro”, ha ammesso rimandando la sfida al Santerno.
Chiara Rainis
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