Al Gran Premio d’Italia di Formula 1 in programma a settembre l’autodromo di Monza punta ad ospitare i tifosi sugli spalti
L’autodromo di Monza ha un obiettivo chiaro: accogliere gli spettatori sulle tribune del Gran Premio d’Italia di Formula 1 che si terrà il prossimo 12 settembre. Questo è l’annuncio fatto dalla nuova direttrice generale del circuito, Alessandra Zinno.
“Stiamo lavorando su due fronti: accessibilità ordinaria o contingentata”, ha spiegato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Pensiamo ad esempio a un passaporto sanitario per chi acquista il biglietto o a un tampone negativo nelle ultime 24 o 48 ore. Ad oggi non esiste una normativa, restiamo aperti a qualsiasi soluzione”.
Sarà un appuntamento importante, anche dal punto di vista storico, perché segnerà il centesimo anniversario dell’edizione inaugurale del Gran Premio d’Italia, che si corse per la prima volta il 4 settembre 1921 a Montichiari. “Stiamo ragionando con l’Automobile Club di Brescia per una giornata celebrativa, molto dipenderà dalla presenza o meno del pubblico”, precisa la dg.
L’anno prossimo sarà invece l’impianto brianzolo a celebrare il suo secolo compiuto. Inoltre la gara monzese di questa stagione avrà un’altra particolarità: sarà uno dei tre appuntamenti che sperimenteranno la cosiddetta “sprint race” del sabato, la corsa di qualificazione. Questo, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe rendere tutto il weekend più appetibile dal punto di vista dello spettacolo.
“Si tratta di un’opportunità, ma è da tempo che cerchiamo di creare un effetto traino”, conclude Zinno. “Prendiamo il Festival di Sanremo che è un modello di comunicazione, capace di tenere bloccata l’Italia davanti al televisore per una settimana: ecco, l’intenzione è di ‘coprire’ il giovedì con un effetto annuncio che ci permetta di catturare un pubblico più vasto rispetto a quello tradizionale”.
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