Mai come nel 2021 la Red Bull potrebbe mettere pressione alla Mercedes e il suo segreto starebbe tutto nel motore Honda.
La regina dei test invernali della F1 è stata sicuramente la Red Bull. Nel vuoto vero o presunto lasciato dalla Mercedes, la scuderia austriaca è apparsa la più in palla del gruppo. Al di là della conferma di Max Verstappen, la notizia più positiva per il team energetico è stata certamente la competitività di Sergio Perez che da subito sembra aver capito e ben interpretato la RB16B.
Ma cosa c’è dietro l’exploit dell’equipe con base a Milton Keynes o comunque dietro il suo prodigioso recupero? Il suo segreto sarebbe il motore.
Come sappiamo, non essendo più della partita a partire dal prossimo anno, la Casa di Sakura ha deciso di anticipare tutti gli aggiornamenti e di stravolgere la sua PU ridisegnandola ad hoc per un telaio più compatto. Per cui oltre alla riduzione dell’interasse dei cilindri, è stata abbassata la testata per avere condotti più lunghi e capaci di erogare maggiore potenza.
“In questo modo l’auto ha ottenuto un vantaggio di natura aerodinamica. Per quanto riguarda il sistema ibrido abbiamo invece avorato su turbo e compressore”, ha spiegato il direttore tecnico del produttore nipponico Toyoharu Tanabe.
Dunque aveva ragione Helmut Marko a definire l’ultima opera giapponese una vera e propria “opera d’arte”. Ora staremo a vedere se arriverà la conferma nel momento che conta.
Dicerto, salvo il cofano esploso sulla macchina di Checo, la Red Bull ha mostrato una certa affidabilità che le ha permesso di accumulare un numero di chilometri elevato. Un plus non da poco rispetto alle Frecce Nere e che potrebbe avvantaggiarla nelle prime fasi del campionato, sempre ovviamente che i tedeschi non abbiano recitato nella tre giorni del Bahrain fingendosi in difficoltà per allontanare la pressione da primi della classe.
Chiara Rainis
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