Johann Zarco soddisfatto dell’esordio in Ducati Pramac, adesso il primo obiettivo è puntare alla vittoria e inseguire il sogno del titolo mondiale.
Johann Zarco è soddisfatto della sua prima uscita con la Ducati factory del team Pramac. In un’intervista con Claude Michy, ha rivisitato la sua carriera, dal cambio di rotta con Tech3 fino all’approdo nel marchio di Borgo Panigale, dove ha trovato subito un ambiente familiare. “Ho un ottimo feeling con la squadra, anche durante le pause caffè si ride e siamo felici di stare insieme. Mi sono orientato bene, come in Tech3. In Pramac è lo stesso effetto. Alcune sere, quando torniamo dal circuito, ceniamo insieme in hotel e questo aiuta a creare un buon legame”.
L’obiettivo è provare a tenere testa a Jack Miller, in questo momento il pilota più veloce del marchio. A Losail ha stampato un tempo record sul giro che sembra quasi avere dell’incredibile, con il francese che può consolarsi con l’aver raggiunto la velocità massima di 352,9 km/h. Nella stagione alle porte proverà a conquistare la sua prima vittoria con la Rossa. “Vorrei essere al livello che aveva Miller nel 2020, cioè avere il podio in diverse gare e anche pensare alla vittoria. L’anno scorso c’erano così tanti nuovi vincitori che mi chiedo: perché non io? Questo è l’obiettivo, essere in questa zona, intorno al podio, e pensare a vincere quando tutto va bene… Anche se il sogno è anche un titolo, corro per questo. Non dobbiamo dimenticare che il sogno è sempre quello”.
Gli ingegneri Ducati gli sono vicino in ogni occasione e contribuisce alla raccolta dei dati, alla pari di Bagnaia e Miller. In Qatar la velocità sarà il punto di forza della GP21, dove potrà sfruttare il rettilineo di 1 km per i sorpassi. “Quando vai più forte devi anche frenare bene, ma la Ducati va bene per questo”. Sensazioni opposte a quelle di Petrucci e Dovizioso nella scorsa stagione. “Penso che Dovizioso, soprattutto l’anno scorso, fosse un po’ preoccupato se fosse partito bene o meno. Quando non sei completamente coinvolto e non vai d’accordo con i tecnici, non puoi liberarti dei piccoli problemi. Per me la scoperta della Ducati è stata una gioia, con difficoltà ma una gioia. E ora il passo in più con Pramac e la moto ufficiale è ancora migliore”.
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