Il boss Mercedes Wolff lancia l’allarme. Il team favorito per il mondiale 2021 non è più il suo, ma la Red Bull.
E se avesse ragione Helmut Marko? E se davvero la Honda avesse compiuto un mezzo miracolo? Come tutti sappiamo la forza della Red Bull è sempre stata il telaio, ma quest’anno anche il suo propulsore, dotato anche degli aggiornamenti 2022, potrebbe fare la differenza.
Di sicuro c’è che dalla tre giorni di test del Bahrain, la scuderia energetica è apparsa la più in forma e reattiva.
“Non so che mappatura del propulsore abbiano utilizzato i diretti rivali, ma il distacco sembra non essere più così ampio”, ha asserito ottimista
Fatto salvo che è impossibile che i tedeschi si siano mangiati il vantaggio di sette campionati, è probabile che a Milton Keynes siano riusciti a trovare la soluzione ideale per diminuire il gap.
Certo non è la prima volta che la Stella si maschera durante l’inverno per poi esplodere alla partenza della stagione, ma in questa occasione la situazione potrebbe essere leggermente diversa e meno a suo favore, seppur non allarmante come la si vorrebbe far passare.
“Finora Verstappen si è dimostrato più veloce di noi”, ha affermato il responsabile delle Frecce Nere Toto Wolff a Ziggo Sport. “Da parte nostra abbiamo accusato alcuni problemi, tra questi la comprensione di alcuni elementi dell’auto. La speranza è di capirne di più nelle due settimane che avremo a disposizione prima delle qualifiche”.
A differenza di molte altre squadre che hanno deciso di mettere immediatamente in pista la nuova monoposto sfruttando il classico filming day, per quanto riguarda la W12 l’equipe con base a Brackley ha preferito non effettuare lo shakedown, ma di posticiparlo a questo martedì. Una scelta controcorrente che secondo il manager austriaco, però, non costituirebbe il vero problema, come neppure l’autocompiacimento per esseri affermati, dal 2014 in avanti, come gli unici veri mattatori del Circus.
Chiara Rainis
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