Alex Rins ha un solo obiettivo per la prossima stagione MotoGP: vincere il titolo mondiale e riportare Suzuki in vetta.
Alex Rins vuole provare l’impresa storica riuscita al suo compagno di squadra Joan Mir nel 2020. Purtroppo l’infortunio rimediato alla spalla nella prima gara di Jerez la strada si è fatta in salita, ha stretto i denti fino alla fine del campionato. Ha poi deciso insieme ai medici di non intervenire chirurgicamente ma di riprendersi con fisioterapia e riabilitazione. Arriverà ai nastri di partenza in condizioni ottimali e con una Suzuki GSX-RR che ha cambiato poco rispetto all’anno scorso.
Inizia una nuova stagione, stavolta senza il team manager Davide Brivio. Ma in Suzuki ci sono le carte in regola per poter fare bene. “Mi hanno dato forza e fiducia. Durante l’inverno ho parlato molto con il mio capo squadra, Manuel Cazeaux, e con i miei meccanici – racconta Alex Rins -. Ho riflettuto sugli errori che abbiamo commesso lo scorso anno, ovviamente, e spero che non si ripetano. Sono molto forte fisicamente adesso e me ne accorgo quando sono in moto, in allenamento e in palestra. Anche a metà del pre-campionato mi sentivo in ottime condizioni, quindi spero di poterlo confermare. Non vedo l’ora di iniziare”.
Avere il campione in carica nell’altro angolo del box aggiunge inevitabilmente pressione ad Alex Rins. “Certamente è uno stimolo e ti riempie di nuove motivazioni perché, alla fine, il fatto che Joan abbia vinto il Campionato dimostra che la moto era vincente. Comunque anche per noi aver ottenuto la terza posizione dopo tutti gli ostacoli con l’infortunio e qualche brutto risultato è stato molto positivo e questo mi dà molta forza per iniziare quest’anno”. L’obiettivo per la stagione MotoGP ormai alle porte non può che essere uno solo: “Portare di nuovo Suzuki in cima!”.
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