Sta circolando in queste ore un’indiscrezione sensazionale: Mattia Binotto sarebbe stato estromesso dal ruolo di team principal della Ferrari
Si è diffusa nelle ultime ore una voce clamorosa che riguarda Mattia Binotto. Stando a queste indiscrezioni, se dovessero rivelarsi attendibili, l’ingegnere italo-svizzero sarebbe sul punto di perdere il suo ruolo di team principal della Ferrari. Il primo a riferire questo presunto scoop è stato Josef Kral, pilota di Gran Turismo con trascorsi proprio al volante di vetture del Cavallino rampante. A ribadirla, poi, ci ha pensato anche il giornalista turco Serhan Acar.
Per ora, comunque, nonostante sia stata riportata da due diverse fonti, questa notizia resta priva di qualunque conferma a livello ufficiale. Si tratterebbe di una svolta clamorosa a questo punto dell’anno, quando mancano solo pochi giorni alla presentazione della SF21 e una settimana all’inizio dei test pre-campionato della nuova stagione di Formula 1.
Oltretutto, solo qualche giorno fa Binotto era regolarmente presente all’evento in cui la Scuderia ha svelato la sua nuova squadra. C’è da dire che in quell’occasione il boss ha mantenuto formalmente il suo attuale ruolo, pur se la sua operatività è stata ridotta rispetto alla scorsa stagione.
Non solo, infatti, gli è stata tolta la responsabilità per quanto riguarda le attività commerciali, ma sarà anche molto meno presente in pista: in un numero crescente di Gran Premi la gestione delle attività durante i weekend di gara sarà delegata al direttore sportivo Laurent Mekies, mentre lui resterà nella sede centrale di Maranello a sovrintendere lo sviluppo della macchina per la prossima stagione.
Ridimensionato sì, dunque, ma resta tutto da vedere se Binotto sarà anche a tutti gli effetti estromesso dalla propria prestigiosa posizione. Anche se questo rumour dovesse rivelarsi veritiero, il che è tutto da dimostrare, comunque Mattia non lascerebbe la Ferrari. Acar ipotizza infatti per lui un nuovo ruolo come rappresentante della Rossa al Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell’automobile.
Un errore già commesso in più occasioni nel recente passato, infatti, la squadra modenese non ha alcuna intenzione di ripeterlo: quello di lasciarsi sfuggire ingegneri di peso, come Aldo Costa, James Allison o Lorenzo Sassi, che poi, accasatisi alla Mercedes, hanno vinto campionati del mondo a ripetizione.
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