Haas svela la nuova livrea. I colori sono quelli dello sponsor

Giovedì mattina è stata presentata la livrea della Haas che accompagnerà nel 2021 i due debuttanti Schumacher e Mazepin.

alle 9 di giovedì mattina è stata svelata con un semplice tweet la livrea della VF21 che vedrà alla guida una coppia inedita di piloti. Incline a non cambiare per garantire continuità al gruppo di lavoro per il mondiale 2021, antipasto della rivoluzione tecnica della campagna successiva, la Haas ha deciso di dare nuova linfa anche alla sua formazione. Via dunque i due storici driver che l’hanno accompagna sin dal suo ingresso in F1 nel 2016, ovvero Kevin Magnussen e Romain Grosjean, dentro i rookie Mick Schumacher e Nikita Mazepin.

E proprio il moscovita, approdato in scuderia più per il denaro del padre Dmitry che per capacità, ha portato con sé il title sponsor che ha influenzato anche il look della monoposto.

Va ricordato che, sempre per gli intoppi legati al Coronavirus, la vettura che vedremo in azione a partire dai test del Bahrain ini programma dal 12 al 14 marzo, sarà assemblata in sede di prove. Di conseguenza quella mostrata oggi è soltanto il rendering digitale.

Tornando alla colorazione, con un semplice due più due è facile captare il richiamo alla bandiera russa, con una preponderanza di bianco mischiato al blu e al rosso sull’ala anteriore, la pinna e le fiancate.

Il partner Uralkali, produttore di fertilizzanti, è stato giustamente salutato dai vertici dell’equipe americana Gene Haas e Gunther Steiner, con grande favore. E non poteva essere altrimenti visti i guai legati al precedente patrocinatore Rich Energy, lui stesso in crisi economica e quasi una sorta di fantasma.

Passando ai classici obiettivi di inizio stagione, come sappiamo, il regolamento introdotto dalla FIA non ha consentito alle squadre di apportare particolari modifiche alle monoposto, di conseguenza è più che probabile che gli statunitensi con base a Banbury occuperanno le ultime posizioni in griglia assieme ad Alfa Romeo e forse Ferrari e Williams, almeno nei primi GP.

Chiara Rainis