Ramon Aurin, capotecnico di Pol Espargarò, guarda con fiducia alla stagione 2020 e al feeling che il neo arrivato instaurerà con la RC213V.
Ramon Aurin, nuovo capotecnico di Pol Espargaró, è fiducioso sulle potenzialità del neo arrivato. Cinque giornate di test potrebbero essere sufficienti per prendere confidenza con la sua nuova RC213V e puntare quanto prima al podio, su una moto che dal 2013 ad oggi ha regalato ben sei titoli iridati a Marc Marquez.
Ramon Aurin negli ultimi anni ha lavorato con Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo, Alex Marquez. Adesso riparte da zero con un nuovo pilota come Pol Espargarò che arriva da un’esperienza passata in KTM e prima ancora in Yamaha. “Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo salire sul podio nelle prime gare e poi vogliamo lottare per il campionato. Pol non è un principiante – spiega il capotecnico spagnolo -. È un ragazzo molto esperto della MotoGP e la Honda è una moto vincente. Sicuramente dobbiamo spingere per il campionato”.
Inoltre il minore dei fratelli Espargarò potrà portare con sé alcune informazioni utili per lo sviluppo del prototipo Honda. “Pol ha molta esperienza con moto diverse, ha guidato Yamaha, KTM e ha fatto un grande miglioramento sulla KTM dall’inizio. Quindi sono sicuro che potrà portare un po’ di esperienza e alcune idee che possiamo adattare alla Honda per migliorare la nostra moto”.
Sabato sarà la sua prima uscita in sella alla RC213V sul circuito di Losail, i tecnici HRC proveranno ad adattare la moto al nuovo arrivato. “La prima cosa che dobbiamo capire è il modo in cui ogni pilota spiega le proprie sensazioni, hanno tutti un modo diverso di provare sentimenti diversi. La prima cosa che dovremmo sapere è cosa vogliono cambiare sulla moto quando dicono qualcosa sulla moto”.
Non solo instaurare un feeling con la moto, ma anche con il nuovo staff tecnico che lo affiancherà nel box Honda factory. “Questo rafforza il rapporto tra i meccanici e il pilota, rendendo più facile capire di cosa hanno bisogno. Quindi per noi è importante capire, dopo aver adattato la moto alla sua posizione, quando Pol spiega i problemi che ha con la moto, cosa dobbiamo cambiare per accontentarlo. La prima cosa che dobbiamo cambiare è la posizione della moto, ogni pilota ha dimensioni e peso diversi, e dobbiamo sapere di cosa ha bisogno, quante parti cambiare. All’inizio di quest’anno sarà difficile perché all’inizio non abbiamo i test di Sepang, andiamo in Qatar quasi con una moto standard. Poi dobbiamo lavorare con la Honda – ha concluso Ramon Aurin – per avere le diverse parti di cui abbiamo bisogno per modificare la moto sul corpo di Pol”.
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