Dopo il primo assaggio di Ferrari Sainz alza l’asticella e punta dritto al successo iridato. Ma non sta correndo un po’ troppo?
Carlos Sainz evidentemente non è scaramantico. Lo fosse stato si sarebbe tenuto ben alla larga dal pronunciare la parola “mondiale”. A declamare questo obiettivo prima di lui erano stati due big come Fernando Alonso e Sebastian Vettel, e sappiamo bene come è andata a finire. Ma la Ferrari è un faro abbagliante per chiunque e non è facile tenere a freno gli entusiasmi e le attese.
Dunque, è abbastanza normale che, ancora caldo di debutto sul circuito di Fiorano, l’iberico si sia lasciato andare a simili pensieri ad alta voce, dimenticando che oggi, in squadra c’è un leader chiamato Charles Leclerc, ragione per cui è stato accantonato lo stesso Seb.
“Sin dal primo giorno in cui ho iniziato a correre nei kart ho avuto due target: la F1 e il titolo iridato. Il primo l’ho già centrato, il secondo, invece, non credo vi sia un posto migliore della Rossa per riuscirci”, ha affermato convinto.
Al di là del morale, giustamente, alle stelle, il #55 non è uno sprovveduto, di conseguenza è perfettamente consapevole che per scavalcare la Mercedes ci vorrà molta pazienza, senza dimenticare le varie Red Bull ed Aston Martin, uscite dal 2020 rafforzate e più agguerrite che mai.
“Ogni squadra attraversa dei momenti complicati”, la sua riflessione. “Ciò che conta è la capacità di reagire e recuperare la competitività”.
Dotata di personale di alto livello e di grandi risorse economiche, secondo il madrileno l’equipe modenese si rialzerà sicuramente. “Ho piena fiducia nel progetto e anche se ci dovesse volere un po’ di tempo sono certo che, alla fine, si tornerà a vincere”, ha concluso ribadendo la sua intenzione di contribuire alla rinascita della Scuderia, oggi azzoppata.
Chiara Rainis
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