L’ex pilota di Formula 1 e imprenditore Paolo Barilla invita Lewis Hamilton a guidare una vettura storica, la Ferrari 312B
In attesa di firmare il suo nuovo contratto con la Mercedes, Lewis Hamilton ha ricevuto una proposta alternativa davvero ghiotta: quella di potersi mettere al volante di una Ferrari. Ma l’invito non arriva da Maranello, e la Rossa in questione non è la SF21 di questa stagione, bensì una monoposto storica di ben cinquant’anni fa: la 312B.
Questo leggendario gioiello delle corse, portato in pista nel campionato 1970 da Clay Regazzoni, che vinse quell’anno il Gran Premio d’Italia a Monza, è oggi di proprietà di Paolo Barilla, a sua volta ex pilota di Formula 1 con la Minardi nel 1990, ma oggi vicepresidente del famoso colosso italiano della pasta.
A 59 anni suonati, Barilla fa oggi fatica a mettersi al volante del bolide del Cavallino rampante: “L’ho guidata a Montecarlo e mi ha veramente toccato”, ha ammesso in un’intervista ai microfoni del sito specializzato internazionale Motorsport. “Ma quella macchina è difficile da guidare, perciò non ci riproverò”.
Da qui l’idea di invitare a sedersi nell’abitacolo un campione del calibro di Hamilton, che potrebbe davvero valorizzare l’esperienza: “Ci vorrebbe un pilota che riesca ad apprezzare le emozioni che si provano al volante di questa macchina”, prosegue Barilla. “Credo che Lewis Hamilton sia un pilota del genere. Quando lo sento parlare di guida, capisco che è un pilota che ha una sensibilità tale da apprezzare le raffinatezze di una macchina”.
E così, anche se i ripetuti tentativi della Ferrari di portarlo a Maranello non si sono mai davvero concretizzati, forse potremo comunque vedere il sette volte campione del mondo al volante di una Rossa. “Indipendentemente dagli attuali ostacoli contrattuali, Hamilton è un pilota con passione, un pilota che ha rispetto per la storia”, conclude Barilla. “Mi piacerebbe potesse accettare il mio invito a guidarla”.
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