La Mercedes ha deciso cosa farà dei dipendenti in surplus a causa del budget cap. Scelta la strada opposta alla Ferrari.
Se a Maranello hanno optato per smistare il personale in eccesso tra la Haas e l’Alfa Romeo, le Frecce Nere adotteranno un metodo diverso. In pratica terranno tutti a Brackley, ma concentrati su progetti diversi.
Come noto, i grandi costruttori dispongono di un organico più ampio (ndr. si parla di 1000 dipendenti contro ad esempio i 650 di Renault), oltre che di maggiori risorse rispetto ai privati ma, a partire da quest’anno dovendo restare all’interno dei 145 milioni di dollari imposti dal tetto di spesa, non potranno più usufruire dei servigi di tutti quei membri.
Ecco che i due colossi Mercedes e Ferrari sono stati costretti a trovare soluzioni alternative. La Rossa ha puntato sulla “cessione” di alcuni costosi tecnici alle scuderie a lei legate, mentre la Stella ha reso noto che continuerà a far lavorare tutti alla base britannica dove viene solitamente sviluppato il telaio della monoposto. Il motivo è ovviamente legato alla volontà di conservare il più possibile le competenze acquisite dal 2014 ad oggi.
Dunque una parte del gruppo si dedicherà alla barca utilizzata dalla INEOS, partner e azionista dell’equipe di F1, nell’America’s Cup e un’altra alle forniture per le squadre clienti e a progetti esterni al Circus. Staremo a vedere quale delle due strade si rivelerà la più proficua.
Al momento la Mercedes gode di un vantaggio sulla concorrenza notevole e conservare il know-how significa anche non farlo passare ai rivali. Allo stesso modo la Ferrari può aiutare così il Biscione e l’equipe americana a tirarsi su e a recuperare terreno dopo un 2020 davvero da dimenticare. Un crollo per la verità già cominciato la stagione precedente.
Chiara Rainis
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