L’intenzione della Honda è quella di riavere Marc Marquez regolarmente al via della stagione 2021 di MotoGP. Ma non sarà facile
La ricerca di un sostituto (magari il nostro Andrea Dovizioso) resta solo il piano B. Al momento l’obiettivo primario della Honda rimane infatti quello di schierare al via della prossima stagione di MotoGP il proprio campione Marc Marquez. Nonostante questa strada appaia molto in salita, a maggior ragione se verrà confermata la necessità di sottoporlo ad una quarta operazione chirurgica per eliminare la placca in titanio dall’omero e per ridurre le infezioni sviluppate nel frattempo. Se questa circostanza dovesse essere confermata, è inevitabile che i tempi di recupero si prolunghino ulteriormente.
Eppure la Casa alata confida di riavere il proprio pilota di punta regolarmente al via del Gran Premio inaugurale del 2021. Anzi, addirittura dei collaudi pre-campionato in programma a febbraio in Malesia. A confermarlo sono stati i vertici del team Hrc, Tetsuhiro Hikita e Takehiro Koyasu, in una conferenza stampa che ha anticipato la stagione. “Al momento tutto è ancora in discussione”, hanno dichiarato ai giornalisti, “ma continuiamo a monitorare da vicino le sue condizioni e a lavorare per fargli avere la migliore moto possibile per i test invernali a Sepang. Dobbiamo fare tutto il possibile per aiutarlo”.
In attesa di conoscere con certezza le condizioni fisiche di Marquez, dunque, a Tokyo si concentrano sull’aspetto tecnico, per colmare le lacune emerse sulla RC213V nel campionato passato e ritornare al successo dei Mondiali piloti, costruttori e team. “Lavoreremo molto sodo per sviluppare una moto che possa rivincere la tripla corona, quindi che sia adatta a tutti e quattro i nostri piloti”, spiegano. “Quest’anno ci sono mancate l’accelerazione e la velocità massima per superare i nostri avversari sul rettilineo”.
La volontà è quella di archiviare in fretta un 2020 da dimenticare, condizionato dal Covid-19 tanto quanto dall’assenza del Cabroncito: “La pandemia di coronavirus ha reso impossibile concludere il necessario programma di test”, sottolineano Hikita e Koyasu. “Inoltre, siamo rimasti senza un pilota che fosse in grado di tirare fuori le migliori prestazioni dalla nostra moto, e questo ha determinato il risultato di quest’anno”.
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