Nel giorno dell’annuncio del nuovo sponsor Cognizant, la neo Aston Martin fissa i suoi obiettivi: “Vincere il titolo mondiale”
Un nuovo nome, dalla vecchia Racing Point alla Aston Martin. Un nuovo sponsor, confermato proprio oggi: sarà la società informatica statunitense Cognizant, che ha firmato un contratto pluriennale. Un nuovo pilota: il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel. E, soprattutto, un nuovo obiettivo dichiarato: quello del titolo mondiale di Formula 1.
Così, senza alcun timore reverenziale, lo storico marchio di supercar britannico si presenta al via della prossima stagione, guidato dal suo ambizioso proprietario, il magnate canadese dell’abbigliamento (nonché papà del pilota Lance) Lawrence Stroll. “Il mio obiettivo, come per tutte le altre aziende che possiedo, è quello di vincere”, ha dichiarato ai microfoni della Bbc. “In F1 servono anni per riuscirci, non capita in un giorno, ma del resto vale lo stesso in ogni business. Voglio continuare come l’anno scorso, ma rafforzandoci ulteriormente. Nel 2020 abbiamo ottenuto diversi podi e una vittoria: in questa stagione vorrei salire sul podio ancora più volte e vincere un altro GP o due”.
Stroll non si nasconde: passo dopo passo, la sua intenzione è quella di dare battaglia perfino alla Mercedes, la sua fornitrice di motori, per il campionato. “Ai miei uomini ho detto: ‘Nel 2022 sono in arrivo nuovi regolamenti, noi siamo qui per vincere, e posso darvi le risorse di cui avete bisogno. Che cosa fareste di diverso per diventare campioni del mondo?’. E Andy (Green, il direttore tecnico, ndr) mi ha risposto: ‘Non credo che dovremo cambiare molto'”, prosegue.
Per compiere il salto di qualità definitivo, Lawrence si affida al suo nuovo arrivato in squadra, Vettel: “Sebastian ha vissuto un anno mentalmente molto impegnativo, ma perdere il lavoro prima ancora dell’inizio della stagione lo sarebbe per chiunque”, spiega Stroll. “In più aveva una macchina che trovava difficile da guidare perché inadatta al suo stile di guida, come già gli era capitato nel suo ultimo anno alla Red Bull. Ma è un quattro volte campione del mondo, non credo che si sia dimenticato come si guida in un anno, ha un’etica del lavoro senza pari nel paddock ed è più motivato che mai. Uno dei modi per diventare campioni del mondo è iniziare a pensare come tali: per questo ho portato in squadra un quattro volte iridato. Porterà il team nella direzione in cui vogliamo andare. Non mi preoccupo: lo conosco bene e ho totale fiducia che farà un lavoro fantastico con noi”.
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