Dopo l’intercessione del premier Johnson, Hamilton ha finalmente ottenuto la qualifica di Sir. Arrivati i complimenti di Domenicali.
Da domani 1 gennaio Stefano Domenicali sarà ufficialmente il nuovo Supremo della F1, ma di fatto è come se lo fosse già dal momento in cui è stato annunciato. Così, giusto per non perdere tempo, nell’ultimo giorno di un complicato 2020 si è trovato uno dei suoi piloti, alias Lewis Hamilton eletto “baronetto” dalla Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Un titolo meritato e che per qualche motivo tardava ad arrivare.
Che ci sia riuscito con un missile o meno, i sette titoli conquistati dal driver di Stevenage hanno comunque portata storica, visto che nessuno prima di lui, eccetto Michael Schumacher, aveva ottenuto tanto.
Ciò malgrado il percorso verso l’elezione a Sir non è stato semplice. Il colore della pelle ha rallentato il processo di inserimento nella lista e se non fosse stato per il primo ministro Boris Johnson, intervenuto personalmente e pubblicamente, forse neppure in questa occasione sarebbe stato premiato.
“E’ un vero gigante del nostro sport e la sua influenza è enorme sia dentro, sia fuori dalla monoposto”, le parole del nuovo boss del Circus sul 35enne. “Quello che ha conquistato è fenomenale e ci aspettiamo ancora molto altro in arrivo”.
“E’ uno dei più grandi di tutti i tempi e lo sportivo di maggiore successo della sua epoca”, ha invece commentato entusiasta il responsabile della Mercedes Toto Wolff. “In tutto il mondo è stato a lungo riconosciuto per i suoi traguardi in circuito, ma quest’anno ha sommato alle vittoria anche una voce potente per combattere la discriminazione. In tutti i sensi ha indicato la via. Il Regno Unito può essere orgoglioso di avere un campione e ambasciatore del suo calibro”.
Chiara Rainis
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