Con Hamilton ancora senza contratto per il 2021, si fa largo l’ipotesi dell’ingaggio di Russell al suo posto in Mercedes.
E se Abu Dhabi fosse l’ultima gara in carriera per Lewis Hamilton? In fin dei conti per Stoccarda non sarebbe la prima volta di un colpo di scena del genere avendo già vissuto qualcosa di analogo nel 2016 con Nico Rosberg. Di certo il livello di competitività e maturità mostrato da George Russell nel secondo weekend sul circuito di Sakhir, dove si è trovato a dover sostituire l’ingombrante connazionale assente per Covid, ha superato ogni aspettativa facendo sorgere nella mente arguta del boss Mercedes Toto Wolff alcuni dubbi importanti. Vale davvero la pena rinnovare con il sette volte iridato, oppure sarebbe meglio portarsi a casa carne giovane e più a buon mercato? La domanda è di quelle da cento milioni di dollari, in quanto non riguarda solo l’immediato, ma anche il futuro della squadra.
E come per l’ex Minardi Christijan Albers la Stella farebbe bene a firmare con il 21enne poiché meno costoso e altrettanto valido rispetto al blasonato collega, per Robert Doornbos lo stesso manager austriaco avrebbe chiamato di proposito il #63 lo scorso weekend così da mettere pressione ad Ham, interessato soltanto ad alzare le cifre dell’ingaggio.
“Lewis vorrebbe 50 milioni, mentre la Daimler punta a diminuire le risorse indirizzate alla F1″, la riflessione del driver di Rotterdam a Ziggo Sport. “Oggi è difficile dire se George abbia le carte in regola per vincere così tanto, ma sicuramente pretenderebbe un salario più basso. Questo punto potrebbe rappresentare la rottura tra le parti”. Per i due piloti la vicenda potrebbe chiudersi a favore del talento in erba della Williams per una mera questione di soldi. Perché mai spendere così tanto se si può vincere con qualcuno di più giovane e affamato? La risposta l’avremo a breve e comunque non oltre fine mese.
Chiara Rainis
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