Al termine di una battaglia legale durata oltre tre anni, Lewis Hamilton ha perso la causa intentata contro un marchio di orologi
La straordinaria striscia vincente di Lewis Hamilton si è interrotta. Non sulle piste della Formula 1, ma in tribunale, al termine di una battaglia legale durata ben tre anni contro una casa svizzera produttrice di orologi di lusso, che condivide con lui proprio il nome Hamilton.
Il sette volte iridato aveva cercato di impedire la registrazione del marchio in questione in Europa, ma l’Ufficio per la proprietà intellettuale della Ue gli ha dato torto, sostenendo che l’anglo-caraibico non detiene alcun “diritto naturale” sul suo cognome, come riferisce la testata inglese Daily Mail.
Del resto, la Hamilton International utilizza il nome in questione dal addirittura dal 1892, ben prima che il pilota fosse addirittura nato. Il marchio registrato dall’azienda, che appartiene al gruppo Swatch, le concede l’esclusiva per l’utilizzo su tutti gli accessori di moda nel Vecchio continente.
Ed era proprio questa esclusiva che la società del portacolori della Mercedes, chiamata 44IP, stava cercando di far annullare, per poterlo utilizzare a sua volta per gli orologi e i gioielli realizzati dal campione, sostenendo che fosse stata richiesta in “malafede”, minacciasse la “concorrenza leale” e non fosse mai nemmeno stata utilizzata. Ma i funzionari dell’Unione europea sono stati di un altro avviso. “Il marchio contestato”, si legge nella sentenza, “consiste solamente della parola ‘Hamilton’, e non ‘Lewis Hamilton’. Si tratta di un cognome piuttosto comune nelle nazioni di lingua inglese”.
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