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MotoGP Francia, perché la pioggia può stravolgere il weekend di Le Mans

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Alessandro

Nel weekend del Gran Premio di Francia a Le Mans la MotoGP dovrebbe fare nuovamente i conti con la pioggia, dopo oltre un anno di gare asciutte

Valentino Rossi in pista sulla Yamaha con la pioggia (Foto MOHD RASFAN/AFP via Getty Images)

Come se non bastasse un Mondiale di MotoGP 2020 già di per sé senza un padrone ben definito, con quattro piloti racchiusi in 24 punti e sei diversi vincitori (di cui quattro per la prima volta) nella prima metà della stagione, c’è un’altra incognita che minaccia di stravolgere il Gran Premio di Francia in programma in questo fine settimana: il meteo.

Le previsioni lasciano pensare infatti che la tappa di Le Mans sarà la prima caratterizzata dalla pioggia di questa annata del Motomondiale. L’ultima corsa umida in MotoGP risale a Brno 2019, ma anche allora si trattò di una gara corsa con gomme slick su un asfalto che si andava asciugando. Per ritrovare una gara completamente bagnata bisogna invece tornare indietro addirittura all’appuntamento conclusivo del 2018 a Valencia.

Dai maghi della pioggia agli esordienti

In quell’occasione a vincere fu Andrea Dovizioso, che dunque potrebbe sperare nell’acqua per poter recuperare un po’ del terreno perso in classifica con la caduta a Barcellona, se riuscisse a ripetersi. Ma per molti dei volti nuovi della classe regina si tratterebbe invece di un debutto assoluto in queste condizioni: dai due leader di campionato Fabio Quartararo e Joan Mir a Miguel Oliveira, Brad Binder, Pecco Bagnaia, Alex Marquez e Iker Lecuona.

Nel paddock serpeggia dunque una certa preoccupazione: “Purtroppo ho controllato le previsioni meteo e sembra che tutta la settimana sarà molto, molto bagnata, il che mi preoccupa”, dichiara Hervé Poncharal, team principal della squadra di casa, la Tech3 Ktm. “Finora non abbiamo disputato ancora gare bagnate, quindi un giorno sarebbe anche interessante vedere come si comporta la moto in queste condizioni, come possiamo sfruttare l’incredibile aderenza delle gomme da bagnato della Michelin. Non siamo molto entusiasti di affrontare questa situazione, ma se dobbiamo farlo cercheremo di raccogliere più dati possibili e di essere il più competitivi possibile”.

Pioggia in pista (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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