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Categories: Formula 1

Ferrari, tutti contro Binotto, ma c’è qualcuno che lo difende

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Alessandro

Per tutti è la ragione principale del tracollo della Ferrari, ma secondo un ex della Rossa, è ingiusto incolpare Binotto.

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, nel paddock di Monza (Foto Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Quando qualcosa non va in un gruppo di lavoro l’imputato principale è e resta sempre chi lo dirige. Ecco perché è del tutto normale che in una fase di vacche magre come quella che sta attraversando oggi il Cavallino, il boss Mattia Binotto stia assaporando l’amaro calice della solitudine dei numeri primi. Bersaglio facile, nonché preferito dai critici, l’ingegnere promosso a fine 2018 al vertice della scuderia a seguito della cacciata di Maurizio Arrivabene, è stato difeso a spada tratta soltanto da un personaggio del paddock, Stefano Domenicali che forse, essendoci già passato ha trovato inutile infierire ulteriormente.

“Ci conosciamo bene perché abbiamo condiviso il box”, ha dichiarato al magazine olandese Formule 1. “Per rispetto preferisco non commentare nulla in merito alle sue decisioni o alla squadra. Sarebbe sbagliato”.

Come ormai i tifosi della Ferrari sono abituati sentirsi dire, anche il  dirigente Lamborghini ha invitato alla pazienza. “La pressione che ha su di sé chi è alla guida di un team come quello di Maranello è piuttosto intensa. Se vinci hai fatto soltanto il tuo dovere, ma se perdi ha fatto un disastro. In mezzo non c’è niente, ma fa parte del gioco e lo sai in partenza”. Insomma l’imolese per la seconda volta in tempi ravvicinati si è sentito di mostrare la propria vicinanza al responsabile dell’equipe italiana che in questo pazzo 2020 sta viaggiando in acque tempestose e poco promettenti per il futuro.

Ed è proprio lì l’aspetto più truce. La consapevolezza che per la Ferrari le cose non miglioreranno in maniera sensibile neppure nel 2021 e forse neanche nel rivoluzionario 2022. Dunque, la domanda è. Binotto andrebbe mandato via per far cominciare un nuovo corso, oppure, come dice Domenicali bisognerebbe dargli fiducia e la calma necessaria per raddrizzare la rotta?

Charles Leclerc in pista nel Gran Premio di Toscana di F1 2020 al Mugello (Foto Ferrari)

Chiara Rainis

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