Il futuro di Pecco Bagnaia è sospeso tra la riconferma in Pramac e la promozione alla Ducati ufficiale: “In ogni caso cascherò in piedi”
“Che io rimarrò in Ducati due anni si sapeva da un po’, e sono molto contento, era il mio obiettivo principale. Poi vedremo dove sarò messo”. Pecco Bagnaia è di fronte ad un bivio per il suo futuro in MotoGP. Da una parte c’è la possibilità di restare nel suo attuale team satellite Pramac, dall’altra quella di passare alla squadra ufficiale Ducati.
“In ogni caso cascherò in piedi, però il team ufficiale è qualcosa a cui ambisco da sempre, sarebbe bello arrivarci”, confessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport. E così, ritrovatosi inaspettatamente al centro del mercato, il pilota torinese si gode questa chance di promozione davvero difficilmente immaginabile, solo fino a poche settimane fa.
“Anche perché con i risultati che avevo fatto l’anno scorso non si poteva proprio pensare a un mio arrivo nel team ufficiale”, ammette lui. “Fortunatamente prima di farmi male sono riuscito a fare quei 19 giri di Jerez 2 in seconda posizione e a far vedere che qualcosa ho imparato”.
Jack Miller, il suo attuale compagno di squadra già ufficializzato alla Ducati ufficiale per la prossima stagione, ha dichiarato di fare il tifo per lui piuttosto che per l’altro candidato, Johann Zarco. “Sarei contento, con Jack parliamo, passiamo tempo a chiacchierare anche di altro, e c’è tanto rispetto”, risponde Pecco. “Io non ho mai avuto relazioni complicate con i miei compagni, e in più Jack e io ci conosciamo dal 2011 nel Cev, sono tanti anni…”.
Nell’attesa di conoscere il suo futuro, intanto Bagnaia pensa al presente: al ritorno in pista questo weekend al Gran Premio di Misano, per la prima volta dopo aver recuperato dalla frattura alla tibia destra rimediata nelle prove libere a Brno. “Ho ricominciato a camminare dodici giorni fa con le stampelle, da due sono passato a una”, spiega. “Ho perso molto tono muscolare, ma è normale, però negli allenamenti la gamba regge bene. La miglior conferma l’avrò solo dopo il primo turno di domani”.
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