Jack Miller tra i candidati per il titolo mondiale, ma non vuole essere considerato un favorito per scaramanzia.
Ancora una volta la Ducati ha fatto la voce grossa in Austria, prima con la vittoria di Andrea Dovizioso, poi con il doppio podio di Jack Miller che per due volte ha sfiorato il successo. Il pilota australiano ha guadagnato punti preziosi che lo hanno proiettato al terzo posto in classifica e a sole 14 distanze dalla vetta della classifica detenuta da Fabio Quartararo e a -11 da Andrea Dovizioso.
Dopo la promozione nel team Ducati factory per la prossima stagione c’è grande aspettativa intorno a Jack Miller. L’obiettivo non è certo il titolo mondiale, ma l’ipotesi non è un miraggio. Tuttavia, il pilota australiano preferisce non considerarsi tra i favoriti. Nonostante i numeri siano a suo favore, Jack Miller ricorda la caduta di Marc Marquez a Jerez. Il fine settimana successivo, al GP dell’Andalusia, l’australiano del team Pramac ha perso il controllo della sua Ducati e ha aggiunto uno zero alla sua tabella di marcia, cosa che non vuole che si ripeta: “Certo, sono a soli 14 punti dalla capolista, ma l’ultima volta che ho detto che avrei potuto lottare per il titolo quest’anno perché Marc Marquez si è ritirato, sono caduto a Jerez”.
Per questo Jack Miller preferisce pensare gara dopo gare, senza fare previsioni a lungo termine, più per una questione di scaramanzia. Pur sapendo che dalla sua parte ha una Ducati Desmosedici che può dire la sua se trova il giusto feeling con le gomme e il setting. “Ecco perché guardo sempre alle prossime gare e non a tutto il campionato, ho imparato la lezione al riguardo. Dopo la caduta a Jerez ed i problemi che abbiamo avuto a Brno, siamo stati in grado di ottenere alcuni punti importanti. le cose sono andate bene in Austria e ci sono ancora alcuni grandi circuiti del calendario che potranno esserci favorevoli. Vedremo dove arriveremo”.
Prossima tappa a Misano dove ci sarà l’incognita asfalto. “Abbiamo un nuovo asfalto e la Ducati GP20 tende a dare prestazioni particolarmente buone quando il livello di grip è alto. Dobbiamo quindi sfruttare al meglio le prossime due gare”, ha concluso il pilota australiano.
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