Il destino professionale di Andrea Iannone verrà deciso il 15 ottobre. La WADA mette in difficoltà il pilota e il team Aprilia.
L’odissea di Andrea Iannone sul caso doping sembra non voler arrivare ad una conclusione. La WADA ha ottenuto lo slittamento dell’udienza al 15 ottobre, confermando di volerne fare un caso politico per rimarcare tutto il suo peso.
Ai microfoni di Sky l’Amministratore delegato Aprilia, Massimo Rivola, spiega: “L’agenzia Mondiale Antidoping è riuscita a ottenere lo slittamento dell’udienza al 15 ottobre, mettendo così in grandissima difficoltà sia noi sia il pilota. Crediamo nell’innocenza di Andrea, vogliamo aspettarlo, anche se corriamo un grande rischio”.
Aprilia aveva pensato a Cal Crutchlow per sostituire il pilota di Vasto, ma non ha mai intrattenuto una trattativa nel vero senso della parola. Ha sempre mostrato fiducia ad Andrea Iannone e sin dal primo momento ha detto e ribadito di volere attendere la sentenza del Tas prima di prendere una decisione definitiva. Del resto in caso di condanna a Noale dovranno guardarsi intorno per trovare un valido sostituto. Nessuna fretta per Aprilia che, nel caso di condanna del suo pilota, potrebbe non solo contare su Crutchlow (se resterà ancora libero per quella data), ma anche su diversi giovani interessanti della Moto2. Senza contare che potrebbe essere libero anche Andrea Dovizioso, qualora non dovesse trovare un accordo con Ducati entro la fine di agosto.
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