In un’autobiografia postuma Ivano Beggio ha raccontato del primo contratto fatto firmare a Valentino Rossi con l’Aprilia quando non era nessuno.
Ivano Beggio è stato un personaggio chiave all’interno del Motomondiale. Durante la sua carriera ha portato al battesimo grandissimi talenti italiani come Valentino Rossi, Marco Simoncelli, Max Biaggi e Loris Capirossi. Purtroppo il manager italiano è venuto a mancare nel 2018 e non ha potuto completare la propria autobiografia, che è stata a quel punto terminata da Claudio Pavanello.
I colleghi di “Marca” hanno riportato alcuni stralci del testo, in particolare la parte dedicata a Valentino Rossi: “Rossi fu portato in ufficio da Pernat come un giovane molto promettente, ma in realtà la consideravamo, soprattutto, come il figlio di Graziano, un talento italiano straordinario degli anni ’80 che non è riuscito ad imporsi a causa di numerosi incidenti”.
Nel libro continua: “Graziano ci aveva anche aiutato nello sviluppo della nostra 125. Chi avrebbe mai immaginato che questo ragazzo che al suo primo contratto prendeva 30 milioni di lire (Biaggi prendeva circa 2 miliardi) sarebbe diventata la stella più splendente anche di Giacomo Agostini“.
Infine Beggio racconta: “Nel 1997 Max si è vendicato vincendo il titolo, con Harada solo terzo. Per noi è stata una brutta sconfitta, ma per fortuna abbiamo avuto Valentino che ha cominciato a vincere. Al Mugello c’è stata la bambola di Claudia Schiffer, mentre a Donington si è vestito da Robin Hood”. Insomma una storia intensa quella tra l’Aprilia e Valentino Rossi, che come sappiamo ha portato fama e successo ad entrambi. Una love story quella tra il marchio di Noale e il pilota di Tavullia, che ha fatto battere il cuore a tutta Italia.
Antonio Russo
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