Livio Suppo non approva le decisioni di mercato di Honda, in particolare la possibile bocciatura di Alex Marquez per fare spazio a Pol Espargarò.
Livio Suppo, ex team manager del Repsol Honda Team, esprime la sua opinione sulla situazione in casa Honda dopo il suo addio e alla luce delle notizie di mercato che stanno travolgendo la casa dell’Ala dorata nelle ultime settimane. Il possibile arrivo di Pol Espargarò sta facendo discutere il mondo del motorsport e non poteva esimersi dall’esprimere un giudizio l’ex team principal HRC.
Nel corso del podcast MotoGP Roundtable l’ex tecnico italiano non esita a definire un errore l’eventuale estromissione di Alex Marquez ancor prima di girare un Gran Premio. “Avrebbero potuto dargli un contratto di tre anni. Quando ho iniziato a lavorare qui negli anni ’90, HRC aveva una politica di firmare i rookie per tre anni: nella prima stagione non chiedevano nulla, nel secondo dovevi iniziare a fare alcuni risultati e se nel terzo non hai più ottenuto risultati ti cambiavano. Penso che questo sia un modo serio per avere un rookie, perché non tutti i neofiti sono come Marc Márquez”.
In passato a decidere sui trasferimenti da e per il marchio erano Nakamoto e Livio Suppo: “A volte abbiamo sentito le opinioni di persone come Alberto Puig, perché all’epoca lavorava come una sorta di consulente per HRC in Moto3, e ha molta esperienza nella scelta di giovani piloti. Ha fatto un buon lavoro con la Coppa Movistar. Ma la decisione dipendeva da me e da Nakamoto, e una volta presa la decisione sarebbe andato in Giappone con un elenco di piloti per parlare con i capi, per parlare del budget. Ora non so come funzioni, Alberto ha molta influenza nella squadra perché è un ex pilota e i giapponesi si fidano molto di lui”.
Livio Suppo critica anche la gestione di Jorge Lorenzo. “Da quando Nakamoto e io abbiamo lasciato, tranne Marc che era già lì, tutto quello che hanno fatto non è stato un grande successo, perché la storia di Jorge è stata un disastro. Penso che sia stato anche un disastro perdere Dani e lasciarlo andare alla KTM come tester, e ora la firma di Pol… Penso che firmare un rookie, non importa se è un Marquez o no, per solo un anno e poi cambiarlo senza vedere la sua esibizione è un po’ strano. Ho molto rispetto per quello che la Ducati ha fatto finora, e meno per quello che ha fatto la Honda”.
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