In una sessione di domande e risposte con i tifosi su YouTube, Carlos Sainz rivela i suoi programmi per lil rapporto con Charles Leclerc in Ferrari
“L’obiettivo della mia carriera è sicuramente quello di vincere il Mondiale”. Un messaggio chiaro e preciso, lanciato ai suoi prossimi datori di lavoro della Ferrari, ma anche al suo futuro compagno di squadra Charles Leclerc, quello che Carlos Sainz ha affidato ad un lungo video di domande e risposte ai fan pubblicato proprio ieri sul suo canale ufficiale di YouTube.
Lo spagnolo non ha proprio alcuna intenzione di rivestire il ruolo di comprimario a Maranello, anche perché sente una precisa responsabilità nel suo compito di pilota di Formula 1: “Quella di sapere che nelle tue mani e nel tuo talento ci sono i risultati da raggiungere, per far apprezzare il lavoro di centinaia di persone che stanno dietro di te”.
Da Leclerc, in compenso, Sainz avrà la possibilità unica di apprendere, come sempre capita quando si ha nello stesso box un pilota talentuoso e veloce: “È una curiosità che ho da quando ho dieci anni quella di imparare i segreti dei piloti migliori, guardare le loro telemetrie, capire quanto forti siano da vicino, cosa facciano per essere così veloci, osservando i dati. Magari per imparare copiando qualcosa o andare a migliorare altri aspetti”.
Con la stessa umiltà e voglia di imparare, Carlos si ispira anche ai grandi campioni di una volta: “L’idolo del passato che mi ha ispirato è sempre stato papà. Poi come pilota sono cresciuto con le vittorie di Fernando Alonso e guardando i video di Ayrton Senna e Gilles Villeneuve, grande pilota e davvero spettacolare. Poi ovviamente guardavo con ammirazione Schumacher e attualmente di sicuro Lewis Hamilton per quello che sta facendo. Tanti, insomma, ma quello che ho sempre ammirato di più è mio padre”.
Uno strumento verso il quale l’iberico dimostra meno passione, anche rispetto allo stesso Leclerc che ne fa invece un grande uso, sono i simulatori di guida: “Mi piacciono, ma non mi ci applico come altri miei colleghi come Lando Norris e Max Verstappen. Ho anch’io il simulatore per allenarmi, mi diverte quando lo uso, ma preferisco fare anche altri sport all’aperto. Con la quarantena sono migliorato anche nelle gare virtuali però”.
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