Se il gruppo Renault decidesse di vendere il suo team di Formula 1 per colpa della crisi, un potenziale acquirente sarebbe il magnate russo Dmitry Mazepin
Le sorti del team Renault (e dunque anche delle speranze di Fernando Alonso di rientrare in Formula 1 e di Sebastian Vettel di rimanerci) sono appese ad un filo. Quello del destino finanziario della Casa madre, il gruppo automobilistico francese, colpito forse mortalmente dalla crisi del coronavirus.
Nonostante i tentativi di rivolgersi al governo transalpino per ottenere un prestito d’emergenza, solo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane sapremo davvero cosa ne sarà del marchio della Losanga. Sia per quanto riguarda la produzione di auto di serie sia, naturalmente, anche per il progetto Formula 1, che in una circostanza del genere potrebbe essere uno dei primi ad essere cancellato per ridurre i costi.
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Ma questo non significa che la squadra di base ad Enstone (che prima di essere Renault indossò, tra gli altri, i marchi Toleman, Benetton e Lotus) sia destinata necessariamente ad uscire dal Mondiale a quattro ruote. Stando alle indiscrezioni che circolano in queste ore, messe nero su bianco dalla Gazzetta dello Sport, infatti, un potenziale acquirente si sarebbe fatto avanti per rilevare il team.
Si tratta del magnate russo Dmitry Mazepin. “Il nome che viene a galla è sempre lo stesso”, ha scritto il quotidiano sportivo italiano. Già, perché il miliardario oligarca, insieme alla sua società Uralkali, non è certamente la prima volta in cui tenta di accostarsi al mondo della F1.
In passato, anzi, era stato vicino ad acquistare altre squadre, su tutte le Williams e la Racing Point, senza riuscire a mandare in porto l’affare. Ma perché Mazepin vuole a tutti i costi diventare proprietario di una scuderia del massimo campionato automobilistico? Presto detto: suo figlio Nikita corre attualmente in Formula 2 e vorrebbe trovare un sedile nella serie regina.
Quale modo migliore, dunque, di avere un team di proprietà della sua stessa famiglia, un po’ come accade a Lance Stroll alla Racing Point (posseduta da suo papà Lawrence) e per certi versi anche a Nicholas Latifi alla Williams (il cui padre ha concesso un prestito alla stessa squadra)? Un tempo i genitori danarosi concedevano la famosa “valigia” di denaro e sponsorizzazioni ai propri figli per comprarsi un sedile in Formula 1. Oggi acquistano direttamente le squadre. Come cambiano i tempi.
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