Nonostante la netta contrarietà della Ferrari, le squadre di Formula 1 hanno approvato ieri l’abbassamento del tetto ai budget a 145 milioni a stagione
L’abbassamento del tetto ai budget della Formula 1 da 175 a 145 milioni di dollari all’anno è ormai realtà. Nonostante la strenua resistenza da parte della Ferrari, infatti, e dopo settimane di discussioni tra i dieci team e i vertici della Federazione internazionale dell’automobile e di Liberty Media, la norma è stata formalmente accettata.
Il voto è avvenuto elettronicamente ieri, venerdì, nell’ambito di un pacchetto di misure mirate ad un complessivo taglio dei costi, che hanno l’obiettivo di garantire il futuro del massimo campionato a quattro ruote finito in crisi per la pandemia di coronavirus. Oltre al rinvio della prevista rivoluzione del regolamento tecnico dal 2021 al 2022, che permetterà alle scuderie di utilizzare anche nella prossima stagione l’attuale telaio, sono state introdotte anche regole che consentono di utilizzare componenti standard e un sistema di handicap aerodinamico.
Per limitare lo sviluppo in questo settore, infatti, le squadre che otterranno prestazioni peggiori avranno la possibilità di utilizzare più tempo in galleria del vento e al simulatore computerizzato rispetto ai top team. Un’altra notizia che non rassicura la Rossa, in cerca di opportunità per migliorare l’efficienza della SF1000 apparsa in difficoltà nei test invernali. Secondo le indiscrezioni circolate ieri dopo il summit in videoconferenza, il tanto discusso tetto ai budget sarà poi ulteriormente abbassato a 140 milioni di dollari all’anno nel 2022 e 135 per i successivi tre anni.
Ottenuto il semaforo verde da parte delle squadre, questi regolamenti dovranno essere ancora sottoposti al Consiglio mondiale della Fia, per la ratifica definitiva. Il voto della Federazione è atteso, sempre per via telematica, la prossima settimana, ma gli esperti assicurano che si tratterà di poco più che una semplice formalità.
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