Le autoscuole sono in ginocchio per lâemergenza Coronavirus. Le associazioni di categoria chiedono interventi tempestivi.
In questo periodo di emergenza Coronavirus molti i settori lavorativi rimasti fermi al palo e senza introiti. Tra questi le autoscuole e a lanciare lâallarme è Confarca, Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici. âSiamo stati letteralmente abbandonati come categoria â dichiara Paolo Colangelo, presidente della Confarca â e ci troviamo in una situazione paradossale in cui i titolari delle scuole guida possono aprire al pubblico ma senza erogare i servizi al cittadino, con il rischio di non rientrare nemmeno nellâestensione della cassa integrazioneâ.
La nota arriva allâindomani della conferenza stampa del premier Conte per illustrare il nuovo DPCM per fronteggiare la fase-2. âIl codice Ateco per le autoscuole non è mai stato bloccato â ricorda Colangelo â quindi in teoria dal 4 maggio potremmo riaprire, ma il divieto di effettuare formazione e dunque di erogare i servizi non ce lo permette. Ă un vuoto legislativo che, da un lato, rischia di non farci rientrare nemmeno nellâestensione della cassa integrazione, e dallâaltro di non poter lavorare perchĂŠ il governo si è dimenticato di noiâ.
Per questo motivo i gestori delle autoscuole chiedono quanto prima delle delucidazioni in merito, a fronte di un blocco che ha messo in ginocchio settemila imprenditori e oltre trentamila addetti- Il rischio contagi nelle autoscuole è basso, e secondo i dati dellâIstituto Superiore di SanitĂ (ISS) soltanto il 4% dei contagi avviene sul luogo di lavoroâ. I tempi e i modi della ripresa sono incerti mentre i costi fissi degli automezzi continuano a pesare sul bilancio aziendale. La categoria dunque chiede al governo e alle Regioni di consentire la riapertura e lo svolgimento adottando tutti i dispositivi di protezione indicati dalle autoritĂ sanitarie.
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âDa due mesi le autoscuole e i loro consorzi hanno veicoli fermi che comportano spese enormiâ, spiega Rosario Risiti, titolare di unâautoscuola a Napoli. âDobbiamo fronteggiare costi per i mezzi pesanti con rotture dovute allâinutilizzo. Inoltre ci sono le polizze assicurative che non possono essere sospese, come i costi per i ricoveri dei veicoli, i fitti e utenze varie. Nel momento in cui ripartiremo, per cominciare a fare esami trascorrerĂ almeno un altro mese per riprogrammare il tutto, considerando che stiamo vicino agli esami di maturitĂ , i ragazzi difficilmente faranno lâesame per la patente, di conseguenza vuol dire incassare a settembreâ.
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