Joan Mir ha lavorato sul suo stile di guida troppo aggressivo. Il prossimo traguardo è mettere la firma sul rinnovo con Suzuki.
Alex Rins ha rinnovato il contratto con il team Suzuki per il prossimo biennio, adesso è il turno di Joan Mir. In un’intervista a distanza con Motogp.com il 22enne spagnolo ha raccontato la sua lunga quarantena nell’abitazione di Andorra. “Di solito faccio molto sport, vado in moto e mi alleno quasi ogni giorno. Ora, essere a casa tutto il tempo è come stare in prigione. È difficile, ma ora non ci resta che rimanere a casa e in salute. Ecco perché credo che stiamo facendo la cosa giusta”.
Ogni giorno si allena almeno tre o quattro ore, guarda video di gare passate per studiare gli avversari, i suoi movimenti e migliorare lo stile di guida. Al contrario di tanti colleghi coetanei non passa molto tempo con la Playstation. Si è allenato prima della gara virtuale, ma non abbastanza per fare un bel figurone. “In realtà, non mi piace allenarmi molto su PlayStation. Ma quando ho sentito che la gara stava arrivando, ho iniziato ad allenarmi un po’, ma non era abbastanza”, ha detto Joan Mir. “Gli altri hanno giocato molto più di me. Ed ero nervoso. È davvero strano essere a casa e ‘correre'”.
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Il campione iridato di Moto3 2017 preferirebbe correre sulla sua GSX-RR: “Non vedo l’ora di iniziare la stagione. Vorrei che la situazione si normalizzasse il più rapidamente possibile, in modo da poter iniziare il Mondiale”. Durante l’inverno ha lavorato molto sul suo stile di guida, ritenuto troppo aggressivo. “Probabilmente non è davvero buono per la nostra moto. L’ho migliorato in inverno. Quando siamo venuti a Sepang, non ero così aggressivo, ho guidato bene. È importante capire queste cose”.
Adesso il prossimo step è firmare il nuovo contratto con Suzuki. “Voglio restare in questo team. “Sono molto contento, ho una buona squadra. Alla fine, due anni non sono molti con questo progetto, abbiamo bisogno di più per ottenere risultati migliori. Stiamo parlando del contratto e di queste cose, i colloqui sono ben avanzati. Credo che questo progetto debba continuare”.
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