Michael Ruben Rinaldi è concentrato sul presente nel team Go Eleven, ma in futuro spera di guadagnarsi la chiamata della squadra ufficiale Ducati Superbike.
Michael Ruben Rinaldi è il pilota scelto dal team Go Eleven per rimpiazzare Eugene Laverty nel campionato mondiale Superbike 2020. Un’occasione importante per il 24enne riminese, reduce da un anno difficile nel team Barni Racing.
In Australia nel primo e unico round SBK disputato finora in stagione ha ottenuto un decimo e un nono posto, ritirandosi in gara 2 a causa di un contatto provocato da Leon Haslam. Un avvio positivo e che gli ha dato fiducia in vista dei successivi appuntamenti del campionato, che però è stato stoppato a causa del coronavirus.
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Rinaldi ha concesso un’intervista al sito ufficiale WorldSBK e si è detto soddisfatto di correre per il team Go Eleven: “Sono felice di essere in questa squadra. Il gruppo è fantastico e lavoriamo davvero alla grande. In Australia nel corso di Gara 2 eravamo lì e avevamo il passo per lottare per la top 5, ma purtroppo Leon Haslam ha avuto un problema con la moto, mi ha toccato e siamo caduti. Sappiamo di avere un grande potenziale. Mi trovo bene con la moto e la squadra, quindi ho tutto quello che serve per provare a fare del mio meglio”.
Per sfruttare al meglio la Ducati Panigale V4 R il pilota riminese può guardare le informazioni della squadra ufficiale, inclusi quelli di Alvaro Bautista del 2019: “Ho la fortuna di poter vedere i dati delle moto ufficiali. Noi facciamo il lavoro che dobbiamo fare, ma si tratta di un ottimo punto di riferimento quando ci troviamo in difficoltà. Se mi serve qualcosa guardo la telemetria dell’anno scorso di Alvaro Bautista dato che la moto è più o meno la stessa. Io e lui siamo simili. Non mi focalizzo sugli altri dal momento che le loro moto sono diverse dalle nostre. Inoltre Scott Redding pesa 20 kg in più rispetto a me e Chaz Davies 15, pertanto non è la stessa cosa”.
Rinaldi ha spiegato cosa significhi per lui la Ducati e che obiettivo ha per il futuro in Superbike: “Ducati significa molto per me, perché mi ha aiutato a crescere dal 2016. Sono felice di questo e li ringrazio. Il mio obiettivo è di essere un giorno pronto per il team ufficiale, è quello che voglio. Adesso sono focalizzato sulla mia attuale squadra e sono contento di essere in Go Eleven, penso che possiamo fare bene insieme”.
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