%26%238220%3BPerch%C3%A9+Schumacher+non+vinse+con+la+Mercedes%26%238221%3B%3A+lo+spiega+l%26%238217%3Bex+tecnico
tuttomotoriweb
/2020/04/19/perche-schumacher-non-vinse-con-la-mercedes-lo-spiega-lex-tecnico/amp/
Categories: Formula 1

“Perché Schumacher non vinse con la Mercedes”: lo spiega l’ex tecnico

Published by
Alessandro

La ragione per cui Michael Schumacher non riuscì a portare al successo la Mercedes riguarda le sue scelte di assetto, secondo l’ex progettista John Barnard

Michael Schumacher alla Mercedes (Foto Clive Mason/Getty Images)

Nel corso della sua lunga e impareggiabile carriera, Michael Schumacher è riuscito a portare al successo praticamente ogni squadra per cui ha corso. Se si esclude il fugace esordio con la Jordan, durato un solo Gran Premio, il Kaiser riuscì a condurre al titolo mondiale in più occasioni sia la Benetton che la Ferrari. L’unica eccezione resta la Mercedes, con cui rientrò dal ritiro nella stagione 2010 e rimase per tre anni, non riuscendo ad andare oltre un terzo posto nel Gran Premio d’Europa del 2012, durante il suo ultimo campionato di Formula 1.

-> Per restare aggiornato sulle ultime notizie di F1, MotoGP e Superbike CLICCA QUI

Perché la Freccia d’argento, che nell’epoca pre-turbo ibrida non era certamente la vettura imbattibile che conosciamo oggi, non diede la possibilità a Schumi di esprimere appieno il suo enorme potenziale? Un’ipotesi sui possibili motivi prova ad avanzarla John Barnard, storico progettista della McLaren e della Ferrari, che con Michael lavorò durante la sua prima stagione a Maranello, il 1996.

Barnard punta il dito sull’assetto scelto da Schumacher

“Molto spesso, alla Mercedes, Schumacher era addirittura più lento di Rosberg (suo compagno di squadra, ndr)”, ricorda Barnard al podcast ufficiale della Formula 1, Beyond the Grid. “Io pensavo: ‘Strano, qui c’è qualcosa che non va’. La mia teoria, ma è solo la mia teoria, è che Rosberg è uno dei tanti piloti che amano le macchine ben piantate sul retrotreno e poi trovano un modo per ovviare come possono al sottosterzo. A Michael questo non piaceva e, quando mettevano a punto la macchina per lui, riusciva ad andare più forte di Rosberg, ma in generale no. Credo che il problema fosse il suo approccio. Quando era giovane le sue reazioni erano fenomenali, ma invecchiando non sono sicuro che il sistema funzionasse altrettanto bene”.

Quando gli è stato chiesto quale fosse il miglior pilota con cui ha lavorato, però, Barnard non ha citato immediatamente il nome di Schumacher: “Per me il migliore è stato senza dubbio Alain Prost. Nigel (Mansell, ndr) era veloce ma soprattutto perché aveva due co…oni così. Michael era veloce ma… non mi piaceva il modo in cui metteva a punto la vettura. Per me non era la strada giusta da seguire”.

Michael Schumacher alla Mercedes (Foto Mark Thompson/Getty Images)
Published by
Alessandro

Recent Posts

Addio al grande campione delle due ruote: sconforto tra i fan della MotoGP

All’età di 85 anni si è spento l’ex pilota Michael Alan Duff che dopo il…

46 minuti ago

MotoGP, cambiamento epocale: la strategia del costruttore italiano

Nel 2027 il Motomondiale cambierà volto con nuove regole che potrebbero cambiare i valori in…

3 ore ago

Leclerc finalmente si sbottona su Vasseur e coglie di sorpresa i tifosi: ecco cosa pensa davvero

In una fase delicata della sua carriera, dopo l’exit di Binotto, Charles Leclerc ha ricordato…

7 ore ago

Lo storico flop di Dacia: quest’auto era già nata vecchia, ma aveva un motore da urlo

Non tutte le ciambelle escono con il buco e persino Dacia non aveva previsto il…

9 ore ago

MotoGP, nessuno a livello di Marc Marquez: per il campione è imbattibile

Nella classe regina nessuno potrebbe battere Marc Marquez. A dirlo non siamo noi, ma un…

19 ore ago

F1, Antonelli difeso da un campione del mondo: parole al miele per lui

In una fase molto complessa della sua giovane carriera in F1, Kimi Antonelli ha ascoltato…

22 ore ago