Toni Elias ha confessato che Valentino Rossi si è legato al dito quella sconfitta patita al GP del Portogallo 2006, e ancora gli porta rancore
15 ottobre 2006. Al circuito dell’Estoril si corre il Gran Premio del Portogallo di MotoGP, penultima prova di un campionato del mondo che vede Valentino Rossi, su Yamaha, e Nicky Hayden, su Honda, in lotta diretta per il titolo iridato.
-> Per restare aggiornato sulle ultime notizie di F1, MotoGP e Superbike CLICCA QUI
Ma quel giorno a vincere la corsa non sarà nessuno dei due contendenti, bensì lo spagnolo Toni Elias, sulla Honda satellite del team Gresini. Un successo che Toni ricorda bene ancora oggi, non solo perché fu il suo unico nella classe regina, ma anche perché arrivò con il distacco minore nella storia del Motomondiale: appena due millesimi di secondo sul traguardo.
“Vincere una gara della MotoGP è molto importante”, racconta Elias, che attualmente corre nel campionato americano di MotoAmerica Superbike, ai microfoni di Dazn. “Ma a rendere più prestigiosa quella vittoria fu il personaggio contro cui lottai, Valentino Rossi. È un grande ricordo che avrò sempre nel mio cuore”.
L’iberico portò a termine la rimonta vincente sul Dottore grazie ad una guida eccellente, ma anche ad un dettaglio tecnico che fece la differenza: “Quel sabato, la Michelin ci portò una gomma nuova per la gara. Solo con quella riuscii a migliorare il mio passo di sette decimi e a lottare per la vittoria. Ringraziai la Michelin per l’aiuto, anche se mi arrabbiai molto quando seppi che quella gomma, dalla carcassa più morbida, era quella che i top rider usavano fin dall’inizio della stagione, mentre a noi arrivò solo alla penultima gara dell’anno”.
Ma c’è un altro motivo per cui quel Gran Premio del Portogallo entrò nella storia. Proprio i cinque punti persi da Valentino Rossi sul traguardo furono infatti quelli che, dopo la sua caduta nell’ultima gara a Valencia, gli negarono il titolo mondiale, vinto da Hayden. Insomma, quel sorpasso al photofinish si rivelò decisivo, e Toni Elias diventò suo malgrado l’ago della bilancia dell’iride. E da allora il suo rapporto con il fuoriclasse di Tavullia non fu più lo stesso.
“Ad Austin incontro Valentino tutti gli anni e mi rendo conto che ha ancora quell’episodio nel cuore, non mi ha perdonato”, ammette Elias. “È terribile, ormai è acqua passata, sarebbe ora di tornare amici. Ma non è possibile, lui è così competitivo che se l’è legata al dito, non mi perdonerà mai. Per me è il contrario, una volta riuscii a batterlo, ma lo considero comunque il miglior pilota di tutti i tempi. Almeno fino ad oggi, perché ora il migliore è Marc Marquez, che credo lo sorpasserà”.
In casa Ferrari si punta al riscatto in quel di Miami, dove è in programma…
La Casa modenese ha prodotto auto di straordinaria bellezza che, oltre che potentissime. Ferrari ha…
Charles Leclerc è in Ferrari dal 2019, ma non ha mai lottato per un titolo…
La MotoGP fa tappa a Jerez per il GP di Spagna, dove a trionfare è…
La Ferrari sta vivendo una stagione difficile, ma anche per i nuovi regolamenti non ci…
La MotoGP fa tappa a Jerez de la Frontera, e nella Sprint Race trionfa ancora…