Formula 1 costretta a tagliare il calendario: “Ecco quanti GP correremo”

Chase Carey fissa l’obiettivo degli organizzatori per la stagione 2020 di Formula 1: iniziare la stagione entro l’estate e correre almeno 15-18 Gran Premi

L'amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d'Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Charles Coates/Getty Images)
L’amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d’Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Charles Coates/Getty Images)

Scordiamoci una stagione da ventidue Gran Premi: la pandemia da coronavirus costringerà il calendario della Formula 1 ad una notevole cura dimagrante. Ad oggi, infatti, tutte e otto le prime gare previste in campionato (fino al GP dell’Azerbaigian del 7 luglio, ma anche la tappa successiva in Canada è in bilico) sono state cancellate o rinviate, e nemmeno il mese di recupero previsto per agosto basterà a permettere di disputarle tutte regolarmente.

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“Nessuno può dire con certezza quando inizierà la stagione, ma sicuramente non prima di luglio”, ha dichiarato ai microfoni del sito specializzato F1 Insider Franz Tost, team principal della AlphaTauri, la cui fabbrica a Faenza ha dovuto chiudere proprio come tutte le aziende nei settori non essenziali in Italia.

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Almeno quindici Gran Premi per la Formula 1 2020

Anche l’amministratore delegato del Mondiale, Chase Carey, si è posto con un atteggiamento realistico, ma allo stesso tempo ottimistico, nella nuova lettera scritta ai tifosi e agli addetti ai lavori della Formula 1: “Anche se al momento nessuno può essere certo del momento esatto in cui la situazione migliorerà, sicuramente questo accadrà. E quando accadrà saremo pronti per tornare a correre”, ha scritto il boss del gruppo Liberty Media.

“Ci rendiamo conto che è molto probabile che si verifichino ulteriori rinvii rispetto all’attuale calendario, ma ciononostante noi e i nostri partner ci aspettiamo che la stagione inizi durante l’estate, con un calendario modificato tra le 15 e le 18 gare”, prosegue Carey. Questo, dunque, è l’obiettivo degli organizzatori della Formula 1 per il 2020.

Nel frattempo avanti con le gare virtuali

E non si tratta di un numero scelto a caso: sotto i 15 Gran Premi, infatti, le emittenti televisive potrebbero infatti rescindere i loro ricchi contratti per i diritti della serie. In attesa che arrivi l’estate, e con essa la ripresa delle corse, la Formula 1 prosegue con le gare virtuali: “Abbiamo l’opportunità per evolvere il nostro sport, sperimentare e provare nuove soluzioni”, la definisce Carey.

“Mi riferisco a iniziative come l’espansione della nostra piattaforma di esports, lo sviluppo di nuovi contenuti innovativi come Drive to Survive su Netflix, e altri modi creativi per portare più valore agli sponsor, alle televisioni, agli organizzatori, ai team e ai tifosi: l’ecosistema del nostro fantastico sport”, conclude. “Confidiamo che tutti noi supereremo questo momento e vedremo giorni migliori all’orizzonte. Quando lo faremo, ci assicureremo di ricompensare tutti coloro che hanno investito nel nostro sport”.

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L'amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d'Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Charles Coates/Getty Images)
L’amministratore delegato di Liberty Media, Chase Carey, annuncia la cancellazione del Gran Premio d’Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Charles Coates/Getty Images)
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