Pur consapevole di aver alterato gli equilibri interni della Ferrari con il suo comportamento Charles Leclerc non mostra alcun pentimento.
Gli sono bastate due vittorie ottenute nel suo primo anno alla Rossa in Belgio e in Italia per montarsi la testa. Il Principino, non appena approdato in Australia per il GP poi mai disputato ha riconosciuto di non avere remore quando scende in pista.
Un atteggiamento proiettato alla vittoria e a quella soltanto del tutto normale per chi è dotato di talento ed ambizione, ma che in un certo senso se si pensa a quanto poco il monegasco abbia raccolto finora. Perché una cosa è certa, se i due sigilli lasciati nel post estate sono stati lodevoli e degni di nota, la confusione e il malessere creati a Maranello non hanno giustificazione e soprattutto alla lunga potrebbero non pagare.
Se vogliamo fare un paragone ciclistico, qualcosa di analogo a quanto vissuto dal Cavallino nel 2019 era accaduto nel 2004 quando l’esordiente o poco più Damiano Cunego aveva sfidato con superbia l’allora capitano della sua squadra, la Saeco, ossia il due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto Simoni. Ebbene, il colpo andò a favore del veneto che riuscì, sfruttando il lavoro degli altri gregari, a battere il veterano scalatore trentino, ma poi negli anni successivi non fu più in grado di confermarsi, trasformandosi in una vera e propria meteora delle due ruote a pedale e capace soltanto di raggranellare qualche classica.Questo per dire che alla fine il voler mordere il freno a tutti i costi può alla fine essere nocivo e disperdere ogni abilità.
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“Gli errori che ho commesso sono frutto della mia mentalità”, ha confessato Leclerc a Motorsport-Magazin.com. “Lo scorso anno ho cercato di dare tutto anche nei momenti in cui avrei potuto accontentarmi di qualche punto”.
Vedremo se quando e se comincerà il mondiale 2020 Charles saprà dimostrare di aver compreso la lezione, o se continuerà a fare sportellate con il team-mate e a lamentarsi via radio facendo perdere terreno sulla concorrenza alla Scuderia.
Chiara Rainis
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