Andrea Iannone è pronto a scendere in pista. Il suo avvocato ha già fatto sapere che non verrà accettata alcun tipo di squalifica.
La situazione legata al coronavirus con il conseguente annullamento dei primi due GP della stagione hanno spento un po’ le luci sul caso Andrea Iannone, che continua a combattere, affiancato da Aprilia, per affermare la propria innocenza davanti alle accuse di doping che gli sono piovute addosso.
Fortunatamente però proprio tutte queste cancellazioni potrebbero fare gioco ad Andrea, che potrebbe non saltare nemmeno una gara del Mondiale a questo punto. La pena minima, infatti, per casi di questo genere è di 4 mesi, pena che partirebbe dal giorno della sospensione del pilota di Vasto ovvero dal 4 di dicembre. Ciò vorrebbe dire che già dal 4 aprile Iannone potrebbe essere arruolabile.
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Naturalmente perché ciò si verifichi deve essere riconosciuto innocente da chi lo accusa. Il suo avvocato, Antonio De Rensis, ai microfoni di Sky Sport ha così affermato: “Ho piena fiducia nei giudici. L’unica cosa: c’è un giudice ceco e l’accusa è ceca. Cosa avrebbero detto se uno dei giudici fosse stato italiano? Noi abbiamo portato una documentazione scientifica, dall’altro lato solo foto di Andrea Iannone in mutande”.
Il legale ha poi così concluso: “Voglio ringraziare Aprilia e il dottor Rivola per il supporto umano ricevuto. Ritengo che Iannone non possa essere accusato sulla base di queste prove. Chiedere 4 anni in base a queste argomentazioni è un atto senza alcuna valenza scientifica e giuridica. Ricorreremo al Tas per qualunque squalifica”.
Per onestà di cronaca bisogna dire che dalle contro-analisi i livelli di contaminazione erano così bassi da dimostrare la teoria portata da sempre avanti da parte di Andrea: ovvero quella della contaminazione alimentare. Probabilmente Iannone, durante uno dei suoi tanti viaggi in giro per il mondo vista la sua professione avrà consumato della carne trattata con qualche sostanza vietata involontariamente. Al momento, visti gli elementi in nostro possesso ci sembra difficile immaginare che The Maniac non sia in pista in questo 2020.
Antonio Russo
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